Proseguendo lungo la strada intrapresa da quattro anni, secondo il desiderio espresso a suo tempo dal vescovo Erio Castellucci, la Giornata mondiale della gioventù – che nel 2023 in ambito internazionale ha avuto come cornice Lisbona e che ogni anno si celebra nell’ambito delle Chiese particolari – si svolgerà a livello interdiocesano.
Dal 2021, poi, per volere di Papa Francesco, la Giornata della gioventù si tiene non più nella Domenica delle Palme, ma in concomitanza con la Solennità di Cristo Re dell’Universo, che chiude l’anno liturgico. L’appuntamento, dal titolo “Quando si ama?”, è fissato per sabato 25 novembre, alle ore 16, con ritrovo presso il chiostro delle Suore Figlie di Gesù a Modena (via del Carmine 12).
La Gmg si articolerà in tre momenti:
– Alle 16.30, nel teatro della scuola delle Figlie di Gesù, l’intervento di suor Roberta Vinerba, docente di teologia morale ed esperta di pastorale giovanile.
– Alle 18.30, nella chiesa di San Pietro, l’incontro con il vescovo Erio Castellucci.
– Alle 21, in Duomo, il concerto “unplugged” dei Reale, gruppo musicale di ispirazione cristiana.
– Alle 19.30, sarà possibile cenare insieme nello storico chiostro del Seminario Metropolitano.
Iscrizioni entro il 17 novembre, linkandosi sull’apposito QR code oppure sul modulo online–>
Gmg 2023 e 2024 sulla speranza
Inserite nel cammino di preparazione al Giubileo dei giovani, nella cornice dell’Anno Santo 2025 il cui titolo sarà “Pellegrini di speranza”, anche le Giornate Mondiali della Gioventù, che saranno celebrate nelle Chiese particolari nel 2023 e nel 2024, avranno al centro la speranza. La 38ª Gmg, che cadrà domenica 26 novembre 2023, avrà come tema “Lieti nella speranza” (Rm 12,12), mentre la Gmg di domenica 24 novembre 2024 “Quanti sperano nel Signore camminano senza stancarsi” (Is 40,31). Come si legge nel comunicato diffuso nel settembre scorso dal Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita, “‘le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce degli uomini d’oggi, dei poveri soprattutto e di tutti coloro che soffrono, sono pure le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce dei discepoli di Cristo’, sottolineava nel 1965 la Costituzione pastorale Gaudium et spes. Nei difficili tempi di oggi la Chiesa, come allora, desidera riaccendere la speranza nel mondo e per far questo confida in particolare sui giovani, protagonisti della storia e ‘missionari della gioia’. Nell’Esortazione apostolica post-sinodale Christus vivit, Papa Francesco indicava Cristo come ‘la nostra speranza e la più bella giovinezza di questo mondo’ (ChV 1). Adesso, con i temi delle due prossime Gmg, Sua Santità invita i giovani ad approfondire il significato della speranza cristiana e a testimoniare con gioia che Cristo è vivo”.