Carpi, 1° giugno 2020, Memoria di Maria Madre della Chiesa
Cari amici,
finalmente siamo in grado di comunicare il disegno generale in vista della ripartizione del Fondo Straordinario 8xmille 2020 Emergenza COVID-19, destinato dalla C.E.I. alla nostra diocesi.
Nel mese di maggio, il progetto è stato discusso e maturato, oltre che in alcuni dialoghi personali, in incontri di sinodalità ufficiale: Assemblea dei presbiteri e diaconi (7 maggio), Consiglio presbiterale (21 maggio), Consiglio pastorale diocesano (26 maggio) e Collegio dei Consultori (27 maggio).
Per indicare la direzione di marcia è stato proposto lo slogan ripartire per ripartire, ossia ripartire (il fondo ricevuto) per ripartire (nelle iniziative pastorali diventate più complesse e costose nel futuro immediato).
Il piano scegli gli ambiti suggeriti dalla C.E.I. e chiede di proporre progetti che saranno valutati dal Coordinamento generale diocesano ed eventualmente finanziati.
La ripartizione assegna fondi che dovranno essere spesi entro il 31 dicembre 2020 e rendicontati dal Vescovo entro fine febbraio 2021. Si procederà in due fasi successive.
Prima fase. Entro l’imminente sabato 13 giugno p.v. si potranno presentare progetti in grado di essere inseriti nella griglia qui proposta, tenendo conto che esiste anche un settore aperto “altri progetti”. Subito dopo i Commissari ad hoc, incaricati per ogni sezione, esamineranno i progetti presentati nel loro settore specifico e ne valuteranno la congruenza. Lunedì 22 giugno il Coordinamento diocesano pubblicherà le prime assegnazioni, stanziando così la prima trance di sostegni, che comunque non supererà la metà del fondo complessivo ricevuto dalla C.E.I. Con questa accelerazione si intende venire incontro, senza indugio e ritardi, a situazioni di urgenza o di attività che devo partire con l’estate, per fortuna, incombente.
Seconda fase. Fino a venerdì 31 luglio p.v. si raccoglieranno le proposte di altri progetti. Le assegnazioni avverranno entro lunedì 31 agosto p.v. Questa seconda fase è prevista per progetti che esigano una elaborazione più complessa e per interventi da fare dell’ultima parte del 2020.
I tempi sono molto stretti, ma si vogliono alleviare delle urgenze. L’intelligenza e la premura degli operatori pastorali potrà trovare lo spazio giusto per inserirsi e sostenere progetti utili al futuro pastorale. La proposta del nostro coordinamento diocesano intende stimolare la creatività delle nostre più diverse realtà e aiutare a raccogliere le speranza di qualche novità nello stile di vita e nell’impegno pastorale ecclesiale del dopo pandemia.
Grazie dell’attenzione in un momento che richiede una comprensione complessa. È un tempo in cui la nostra comunione ecclesiale e la nostra testimoniata serenità possono aiutare molto la nostra gente e la speranza del popolo italiano. Le divisioni al contrario scandalizzerebbero e bloccherebbero: non c’è bisogno di raddoppiare i troppi teatrini che sono sotto gli occhi di tutti.
Nell’imminenza della memoria liturgica del Beato Odoardo ci affidiamo alla sua intercessione perché ci sia data l’intelligenza di sapere individuare i problemi veramente primari e di apportarvi la medicina della solidarietà evangelica.
Don Gildo Manicardi