Cartoon è il più piccolino dei nostri angioletti. Sempre tutto raggomitolato a causa della forte spasticità che non c’è medicina che aiuti a diminuire. Basta un rumore che lo fa irrigidire tutto. Alle voci famigliari delle mamme risponde con sorrisi a bocca spalancata e strabuzzando gli occhietti neri. La mamma ha appena partorito la seconda sorellina e lo affida a noi durante la settimana per poi venirlo a prendere il sabato. Toon, come di solito lo chiamiamo, fa fatica a deglutire, talora comincia a tossire ripetutamente da farci preoccupare. Ci si mette mezz’ora per imboccarlo e sputa fuori l’acqua a zampilli dalle labbra. Preferisce decisamente il cibo solito, ma deve pur bere qualche volta!
Toon
Era il 15 gennaio e io per un pelo non sono uscita per accompagnare ospiti: vedo le mamme che corrono verso di me con Toon in braccio: è viola, non respira più… un violento attacco di epilessia assieme ad una crisi respiratoria. Lo mettiamo di corsa sul lettino, gli aspiriamo il catarro per liberargli la gola, ancora non si riprende. Comincio a fare respirazione bocca a bocca come Dio mi ispira in quel momento ma mi pare di avere un corpicino morto fra le mani. Le mamme bisbigliano preoccupate tutte attorno al letto, si sente qualche singhiozzo… due di loro hanno già perso un piccolo disabile in passato e stanno probabilmente rivivendo quei tragici momenti. Un altro tentativo e poi un altro ancora. Non sento neppure il suo cuoricino battere’ un pensiero velocissimo alla Madonna, a Gesù’ la sua mamma non è qui’ tento il massaggio cardiaco e ancora la respirazione’ sono sfinita anche io. Pare dia qualche segno di vita’ continuo a tenere sollevata la sua mandibola perché la lingua non cada e chiuda la gola’ ossigeno’ qualche istante e riappare un sorrisino spento ma che vuole rispondere alle voci delle mamme che lo continuano a chiamare quasi a svegliarlo’ il colore sulle labbra livide ritorna rosato. Una telefonata veloce alla mamma perché ci raggiunga all’ospedale dove lo stiamo portando. In macchina un’altra crisi’ Ave Maria’ prega per noi’ tutta la strada e seminata di rosario’ un’altra crisi ci costringe a fermarci e riprendere la respirazione bocca a bocca’ ripartiamo’ in 20 minuti finalmente raggiungiamo l’ospedale. Ormai pare che Toon sia tornato al suo normale stato … lo affidiamo alle cure del papà e delle infermiere. Ringrazio Dio di cuore, lo ringraziamo assieme a tutte le mamme al ritorno alla Casa degli Angeli. Ritorna il sorriso anche sui loro volti. Toon è vivo, è tornato tra noi!
Benjamin
Due settimane fa, Benjamin, un altro dei nostri angioletti già ricoverato in ospedale, è agli estremi: ormai le infermiere non lo seguono più: vado a trovarlo e lo trovo tutto pieno di catarro tanto che quasi non respira, sporco, sfinito. Respira come le persone anziane che sono agli ultimi con uno sforzo enorme di quel suo piccolo torace sfondato dal rachitismo. I genitori non lo possono assistere e mandano una signora vicino a lui che però non è capace di aiutarlo. Decido allora di parlare al dottore per portarlo alla Casa degli Angeli, almeno morirà decentemente e pulito. Non voglio urtare i sentimenti del medico ma alla fine pare quasi che faccio un favore a toglierlo dal reparto e le infermiere diventano pronte a cooperare tutto d’un tratto. Il tempo di tornare a casa in motorino e poi prendere la macchina e la bombola dell’ossigeno per riportarlo tra noi. Cerco di ripulirlo dal catarro aspirandolo diverse volte, avviso i genitori, faccio capire loro che Benji è in uno stato molto critico’ si fanno vedere per qualche minuto e poi silenzio. Ci vogliono parecchi giorni, tanta attenzione, tutta la cura e l’affetto di tutte le mamme ma’ oggi Benjamin è vivo! E’ tra noi! Ha ripreso il suo sorriso furbetto e i suoi versetti che dicono la gioia di essere tra noi. E’ stata una prova anche per le mamme metterci tutto l’impegno possibile per fare in modo che dopo essersi ripreso non dovesse tornare in ospedale a soffrire sulla croce dell’indifferenza e dell’abbandono.
La presenza di questi piccoli tra noi rimane Mistero.
La loro croce e la loro risurrezione rimane Mistero, il Mistero di Dio stesso.
Il karma buddista – punizione per peccati fatti nella vita precedente – è gettato come una croce pesante sulle loro spalle, assieme all’abbandono della famiglia, all’indifferenza e al disprezzo di tanti, al tradimento dei doveri elementari di assistenza’ tutto ricade pesantemente su un piccolo innocente che non può neppure lamentarsi né reclamare diritti.
Il Mistero, il Silenzio del Crocifisso è condiviso da questi puri di cuore che vedono Dio continuamente faccia a faccia e a Lui per primo sorridono per poter sorridere anche a noi. ‘Perdona loro perché non sanno …’.
Quante cose, quante persone non sappiamo vedere-ascoltare-toccare come le sa vedere, ascoltare e toccare Dio perché non sappiamo vedere-ascoltare-toccare Dio in loro!
Dio ‘così’ è troppo vicino, troppo prossimo, troppo quotidiano, troppo scandaloso così conciato da ‘non avere neppure più l’aspetto d’uomo’ come ricorda Isaia profeta, eppure’
…dopo il suo intimo tormento vedrà la luce…
vedrà una discendenza, vivrà a lungo…
‘Il giusto mio servo si è addossato la loro iniquità …
è stato annoverato tra gli empi (degni di punizione)
mentre egli portava il peccato di molti
e intercedeva per i peccatori’ (Is 53, 11-12)
Ecco come i nostri angioletti partecipando della sofferenza del nostro Buon Signore arrivano a partecipare anche alla vita del Risorto, sorriso e perdono di Dio per noi! Con loro, in loro, per loro il Suo Volto risplende ancora su di noi! Gesù è vivo! E’ Risorto! E’con noi! Buona Pasqua!
Approfitto per ringraziare uno ad uno tutti coloro che con la sofferenza, la preghiera, la generosità, il volontariato, il ricordo affettuoso, le visite, la comunione spirituale ci accompagnano, in particolare l’amato Vescovo Elio e
Suor Maria Angela