E’ stata inaugurata lo scorso 7 dicembre, presso la chiesa del Cristo, la terza edizione di “Carpi del presepe”. Il progetto è promosso dalla Diocesi di Carpi, su iniziativa del Vescovo monsignor Francesco Cavina, in occasione delle festività natalizie, con il patrocinio del comune di Carpi e il contributo di Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi. L’iniziativa, che in questi anni ha registrato un successo crescente e una sempre più affettuosa partecipazione, nasce dall’intento di valorizzare il presepe e di recuperarne la centralità nella simbologia e nella celebrazione del Natale. Il presepe si lega, infatti, strettamente al mistero dell’incarnazione di Dio ed esprime una tradizione artistica e devozionale fra le più care alla cultura cristiana e anche a quella popolare. “Il progetto nasce da un’intuizione del Vescovo – spiega Roberto Calanca, uno dei promotori della mostra -. Era l’estate del 2016: non avremmo mai pensato di raggiungere questo risultato”. “Il Natale ci ricorda la nascita di Gesù – spiega il Vescovo monsignor Cavina -. Il Natale ha un senso perché celebra la nascita di una ‘persona’, il figlio di Dio, venuto tra noi per la nostra salvezza. Se perdiamo di vista il ‘festeggiato’, viene meno il significato del Natale che diventa una festa consumistica come tante altre. Questo evento ha cambiato il corso della storia”.
Le varie tappe del percorso: la Cattedrale
Si tratta di una mostra “diffusa”, che si articola in varie tappe. La prima è la casa dove tutti incontrano il Signore: la Cattedrale. Qui sono esposte creazioni di artisti di fama nazionale e internazionali, capitanati da Marcello Aversa, presepista napoletano che tanti anni collabora con la Diocesi di Carpi. “La natività tra innovazione e tradizione” è il titolo della mostra che si pone come una sorta di “Giro d’Italia tra i presepi”. Sono infatti presenti contributi da parte di ogni regione, dal Trentino alla Campania, con nomi di spicco quali Cavalca, Bonechi, Dimitrov, oltre ad Aversa ovviamente. “Quando, quattro anni fa, proposi questo progetto a monsignor Cavina, nonostante l’entusiasmo, credo che nessuno di noi avrebbe prospettato quello che sarebbe accaduto in così poco tempo – commenta Marcello Aversa -. Ma se ciò è successo, è stato grazie a tutti voi, perché un’idea, anche se buona, senza la mente e le braccia degli altri, spesso è destinata a restare ‘idea’. A Carpi sta accadendo qualcosa di eccezionale: pare che in Città, sia scoppiata un’epidemia di ‘presepite’. Tutto ciò è avvenuto sempre nel rispetto dell’altro. Gesù nasce come nel presepe napoletano, ossia nella vita di tutti i giorni. Anche per questo ho voluto a Carpi artisti che per la prima volta si sono cimentati con la Natività, perché Gesù rinnova sempre la sua nascita. Spero che attraverso i presepi che esporremo, anche altri possano iniziare questa ricerca”.
Si tratta di una mostra “diffusa”, che si articola in varie tappe. La prima è la casa dove tutti incontrano il Signore: la Cattedrale. Qui sono esposte creazioni di artisti di fama nazionale e internazionali, capitanati da Marcello Aversa, presepista napoletano che tanti anni collabora con la Diocesi di Carpi. “La natività tra innovazione e tradizione” è il titolo della mostra che si pone come una sorta di “Giro d’Italia tra i presepi”. Sono infatti presenti contributi da parte di ogni regione, dal Trentino alla Campania, con nomi di spicco quali Cavalca, Bonechi, Dimitrov, oltre ad Aversa ovviamente. “Quando, quattro anni fa, proposi questo progetto a monsignor Cavina, nonostante l’entusiasmo, credo che nessuno di noi avrebbe prospettato quello che sarebbe accaduto in così poco tempo – commenta Marcello Aversa -. Ma se ciò è successo, è stato grazie a tutti voi, perché un’idea, anche se buona, senza la mente e le braccia degli altri, spesso è destinata a restare ‘idea’. A Carpi sta accadendo qualcosa di eccezionale: pare che in Città, sia scoppiata un’epidemia di ‘presepite’. Tutto ciò è avvenuto sempre nel rispetto dell’altro. Gesù nasce come nel presepe napoletano, ossia nella vita di tutti i giorni. Anche per questo ho voluto a Carpi artisti che per la prima volta si sono cimentati con la Natività, perché Gesù rinnova sempre la sua nascita. Spero che attraverso i presepi che esporremo, anche altri possano iniziare questa ricerca”.
Sala Duomo e Saletta Fondazione
In Sala Duomo sono collocati presepi con statue alte fino a 40 centimetri, ciascuna munita di una didascalia. Obiettivo infatti è spiegare ai visitatori il ruolo e il significato di ogni personaggio del presepe, inteso come grande metafora di vita. Sempre in Sala Duomo saranno esposte le acquasantiere di Martuccio e preziosi presepi di Bonechi. Nella Sala esposizioni della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi in corso Cabassi e nella Torre dell’Uccelliera, spazio alla manualità con le opere di artisti locali, capitanati dal presepista carpigiano Romano Cornia, che ha realizzato un presepe a grandezza naturale all’interno di un cortile del Palazzo vescovile che si affaccia in via don Eugenio Loschi.
Chiesa del Cristo
Altro elemento di novità della terza edizione è la presenza dei presepi entro la Chiesa del Cristo, riaperta di recenti al culto. Qui è avvenuto il taglio del nastro, alla presenza del Vescovo monsignor Francesco Cavina e degli autori, facenti riferimento a Sandra Andreoli del gruppo Arte in Movimento dell’Associazione Culturale Il Portico. Sono 14 le opere esposte, tutte di autori locali. “Siamo onorati di essere stati coinvolti in questa bellissima iniziativa – afferma Sandra Andreoli -. Ringraziamo la Diocesi, il Comune e gli organizzatori di ‘Carpi città del Presepe’. Spinti dall’invito ricevuto dai presepisti di Carpi, dopo dieci anni di collaborazione col Centro missionario diocesano, con mostre collettive volte a favore del sostegno alle Missioni nel periodo di ottobre, ora siamo presenti anche per queste festività natalizie”. “Un ringraziamento speciale va al Vescovo Francesco Cavina per averci affidato il prestigioso spazio espositivo nella chiesa del Crocifisso”. “Nel silenzio di quella notte” è il titolo della mostra degli artisti locali: “Si tratta di un titolo evocativo e allo stesso tempo contemplativo per poter rivivere con occhi e cuore la straordinaria Venuta di Gesù Bambino”. Ognuno dei 14 artisti, tra cui la stessa Sandra Andreoli, Giuseppe D’Italia, Romano Pelloni, Tamidi’s Oto Covotta, Rosanna Zelocchi, ha dato un’interpretazione personale della nascita di Gesù. “Non è una mostra di presepi tradizionali – conclude Sandra Andreoli -. L’intento è portare espressioni artistiche diverse tra loro ma in armonia per il tema trattato e con le altre iniziative sparse a Carpi sul tema della Natività”. “Anche per le nostre opere l’intento è quello di testimoniare la Gioia e la Bellezza di Gesù Bambino che nasce ed evidenziare ancora una volta in questo Santo Natale, il vero senso e valore della Famiglia”.
Altro elemento di novità della terza edizione è la presenza dei presepi entro la Chiesa del Cristo, riaperta di recenti al culto. Qui è avvenuto il taglio del nastro, alla presenza del Vescovo monsignor Francesco Cavina e degli autori, facenti riferimento a Sandra Andreoli del gruppo Arte in Movimento dell’Associazione Culturale Il Portico. Sono 14 le opere esposte, tutte di autori locali. “Siamo onorati di essere stati coinvolti in questa bellissima iniziativa – afferma Sandra Andreoli -. Ringraziamo la Diocesi, il Comune e gli organizzatori di ‘Carpi città del Presepe’. Spinti dall’invito ricevuto dai presepisti di Carpi, dopo dieci anni di collaborazione col Centro missionario diocesano, con mostre collettive volte a favore del sostegno alle Missioni nel periodo di ottobre, ora siamo presenti anche per queste festività natalizie”. “Un ringraziamento speciale va al Vescovo Francesco Cavina per averci affidato il prestigioso spazio espositivo nella chiesa del Crocifisso”. “Nel silenzio di quella notte” è il titolo della mostra degli artisti locali: “Si tratta di un titolo evocativo e allo stesso tempo contemplativo per poter rivivere con occhi e cuore la straordinaria Venuta di Gesù Bambino”. Ognuno dei 14 artisti, tra cui la stessa Sandra Andreoli, Giuseppe D’Italia, Romano Pelloni, Tamidi’s Oto Covotta, Rosanna Zelocchi, ha dato un’interpretazione personale della nascita di Gesù. “Non è una mostra di presepi tradizionali – conclude Sandra Andreoli -. L’intento è portare espressioni artistiche diverse tra loro ma in armonia per il tema trattato e con le altre iniziative sparse a Carpi sul tema della Natività”. “Anche per le nostre opere l’intento è quello di testimoniare la Gioia e la Bellezza di Gesù Bambino che nasce ed evidenziare ancora una volta in questo Santo Natale, il vero senso e valore della Famiglia”.
Presepi nelle vetrine
Secondo tradizione, la mostra “diffusa” prosegue nelle vetrine delle varie attività del centro storico: “Gli esercenti hanno aderito con grande entusiasmo – commenta Roberto Calanca – e sono sempre più numerosi: dai 100 presepi dello scorso anno, siamo passati ad oltre 120 presepi che saranno esposti nelle varie vetrine”. Nei luoghi dove i presepi sono collocati sarà in distribuzione il volantino con una mappa per orientarsi lungo il percorso.