Intervento di Giovanni Giacobbe al Family day

Quindici anni fa nasceva, da una grande intuizione, il Forum delle Associazioni familiari. Ed eccoci oggi qui in questa piazza italiana. Grazie a tutti voi che siete venuti da lontano, da ogni parte d’Italia, per esprimere il vostro amore per la famiglia.
Io qui rappresento le 41 associazioni che fanno parte del Forum e, grazie a loro, alcuni milioni di famiglie che si riconoscono nella nostra azione. E’ stata una lunga marcia, ma è bello oggi poter condividere i nostri desideri e le nostre aspirazioni con tutti voi, con le associazioni, con i movimenti, con le nuove realtà ecclesiali italiane. Ma anche con tanti amici non credenti e con una moltitudine di laici che come noi amano la famiglia fondata sul matrimonio e aperta all’accoglienza dei figli. Sappiamo che un giorno come questo è un premio per tutto l’impegno sociale, culturale e politico che in questi anni il Forum ha saputo mettere in campo, anche attraverso l’azione dei 20 forum regionali. E per questo il nostro grazie è ancora più sentito, perché ci consente di parlare con più forza e determinazione al Paese intero e alle sue classi dirigenti.

Oggi siamo qui perché più forte risuoni la voce delle famiglie italiane. Esse attendono dai legislatori e dai governanti un disegno organico di sostegno alla famiglia nella dimensione definita dalla Costituzione italiana, ovvero come società naturale fondata sul matrimonio. La nostra è una manifestazione libera da ipoteche di partito. Non può che essere così: la famiglia è un bene di tutti. Ma noi sappiamo che solo una buona politica sa riconoscere dov’è il bene comune. Noi crediamo che questo Paese meriti una buona politica e la misureremo sulla sua capacità di dare attuazione all’articolo 31 della Costituzione. Esso impone alla Repubblica di predisporre misure di promozione e di sostegno per la famiglia, al fine di esaltarne il ruolo di cellula essenziale di ogni società civile. Oltre che di sede naturale per lo sviluppo della persona umana e, segnatamente, per l’educazione dei giovani ai valori fondamentali della convivenza civile definiti dalla Costituzione repubblicana.

Quella di oggi è davvero una tappa significativa. Vogliamo rilanciare, con voi e per voi, l’impegnativo rapporto con le istituzioni, perché le politiche familiari si fanno non solo ‘per’ le famiglie, ma ‘con’ le famiglie. Da oggi, insieme, e con più forza chiediamo al mondo della politica di mettersi in ascolto delle famiglie. Siamo consci del grande privilegio che ognuno di voi ci concede. Nel dare voce da questo palco ai vostri bisogni, rinnoviamo davanti a voi il nostro impegno al servizio della famiglia e del Paese.

Nei giorni che hanno preceduto questo nostro grande evento abbiamo tentato di mostrare al Paese il vostro volto. Abbiamo provato ad esprimere con le nostre parole le vostre ansie. Speriamo di non aver mai tradito le vostre attese.
Ma ora vi diciamo che questo nostro incontro non è un punto di arrivo. Non è un traguardo. E’ solo un nuovo inizio.