Cattedrale di Carpi

Introduzione alla Messa Crismale

27.03.2024

Grazie don Erio per essere qui a vivere con noi la più bella di tutte le celebrazioni eucaristiche, quella che esprime al massimo la sinodalità del ministero sacerdotale.

Vicinissimi ormai al triduo della Pasqua, celebriamo in un anno di guerre spietate, dove non solo tutti vogliono vincere a qualunque prezzo, ma dove molti perseguono lo sterminio del nemico e impostano le situazioni che, con parola orribile definiamo “genocidi”, ossia uccisione della generazione.

Anche la nostra comunità di discepoli del Signore è toccata da divisioni imbarazzanti e alcuni lasciano maturare nel loro cuore persino il veleno del rancore.

Il nostro presbiterio ha pure bisogno di preghiera e grazia evangelica perché la comunione pastorale, la sinodalità e i legami di amicizia siano più sereni e genuini. Lo sappiamo, ed è anche per questo che questa notte preghiamo.

Nella Messa crismale celebriamo il dono della pienezza del sacerdozio cristiano:

  • celebriamo il sacerdozio di Cristo, consacrato per l’evangelizzazione dei poveri;
  • celebriamo il sacerdozio dei ministri del vangelo, «pescatori di uomini» che Gesù e chiama e sostiene anche oggi;
  • celebriamo il dono variegato dei sacramenti e dei sacramentali amministrati nella Chiesa:

non solo l’Eucaristia, sostanza prima del nostro vivere insieme questa sera, ma anche l’olio dei catecumeni che avvia alla vita cristiana e l’Olio degli infermi che soccorre i credenti nell’affanno della malattia.

  • Celebriamo il crisma che segna i battezzati, i cresimati e gli ordinati per i ministeri più impegnativi.

La nota esistenziale più specifica della crismale 2024 è la celebrazione di Quattro anniversari presbiterali significativi:

1954    29-giu  70        Ferrari don Luciano

1964    28-giu  60        Gasperi don Carlo

1964    29-giu  60        Truzzi don Carlo

1999    11-set   25        Zuarri don Andrea

Questi anni sacerdotali insieme ammontano a 215 anni di vita presbiterali, che sono un dono fatto insieme dal Signore e da questi nostri amici. I primi tre – don Luciano, don Gasperi e don Truzzi – coprono quasi due secoli e don Zuarri dona i 10 che mancano alla compiutezza dei duecento, lasciando altri quindici anni per iniziare generosamente il terzo secolo, quello in corso.

Carissimo don Erio e carissimi festeggiati, amici tutti, ancora Buona Pasqua.

Mons. Gildo Manicardi, vicario generale