In una Cattedrale gremita, nel tardo pomeriggio del 20 maggio, il Vescovo Francesco Cavina ha presieduto, affiancato da numerosi sacerdoti, i Vespri e la Santa Messa nella memoria liturgica di San Bernardino da Siena. Presenti il sindaco Alberto Bellelli, le autorità civili e militari, il Comitato Festa del Patrono, presieduto da Paolo Leporati. Alla solennità si è aggiunto un altro motivo di gioia: durante la liturgia è stato, infatti, ammesso tra i candidati agli Ordini Sacri il seminarista Francesco Cavazzuti, 36 anni, originario della parrocchia del Corpus Domini, attualmente in terza Teologia e in servizio a Limidi. Nell’omelia, accennando all’esperienza umana e spirituale di San Bernardino, monsignor Cavina ha rivolto uno sguardo sull’attualità. “Secondo una mentalità diffusa – affermato – la ricchezza della gente e delle nazioni oggi va creata soprattutto investendo sulle borse, puntando al profitto a breve, anziché nelle imprese, nel lavoro, nelle comunità locali, le quali possono offrire un reddito sulla base di tempi lunghi. Il lavoro, in ultima analisi, per non pochi secondo la mentalità odierna, può esserci o non esserci. Secondo il cristianesimo, invece, il lavoro è fondamentale per la vita personale, per la famiglia, per la realizzazione del bene comune e della pace, per la salvaguardia del creato. Per questo – l’appello del Vescovo – occorre puntare a far sì che tutti possano accedere al lavoro”. “Chiediamo a San Bernardino – ha aggiunto – che ci dia la capacità di cogliere il senso vero della realtà per non accontentarci di ombre vuote e prive di significato. Per ridare speranza occorre avere un orizzonte alto capace di rendere pieni questi nostri giorni terreni. San Bernardino ci invita a tornare a Dio per recuperare la speranza, a prendere consapevolezza che per l’uomo c’è una stazione di arrivo definitivo, un approdo eterno di salvezza o di rovina”. Un segno concreto di questa speranza, ha sottolineato di seguito monsignor Cavina “ci è offerto oggi da Francesco, il quale rende pubblica la sua volontà di camminare verso il sacerdozio. Accompagniamo, con la preghiera, la volontà di questo nostro fratello che oggi manifesta di volere scommettere la sua vita sul Signore e di spendersi per il Vangelo. Caro Francesco – così si è rivolto al seminarista – non sia turbato il tuo cuore davanti alle tempeste della storia ma confida sempre nel Signore, certo che non deluderà le attese del tuo cuore”. In conclusione, il Vescovo ha voluto ringraziare i fedeli per l’ampia partecipazione, il Comitato per l’impegno profuso in totale volontariato, e le autorità civili e militari per la loro presenza, perché “la festa del Patrono non è chiusa nell’ambito ecclesiale ma coinvolge tutta la città. E se i nostri padri nel passato hanno scelto San Bernardino da Siena è perché in lui hanno visto un esempio delle migliori virtù religiose, civili e morali per la nostra gente”.