Sabato 4 luglio, alle 19, nella chiesa di San Bernardino Realino a Carpi, monsignor Erio Castellucci presiederà la Santa Messa nella memoria liturgica del Santo Patrono secondario della Città e della Diocesi di Carpi. Scrive il Vescovo nella lettera pastorale “E camminava con loro”, “San Bernardino Realino, con la sua profonda cultura umanistica e giuridica, la conversione religiosa da una vita dissipata e l’intenso impegno come educatore gesuita, è la prova che il Signore ci può raggiungere dovunque, anche nella confusione e negli errori, e trasformare la nostra umanità in dono per i fratelli”.
Nato a Carpi il 1° dicembre 1530, Bernardino Realino conseguì la laurea in giurisprudenza all’Università di Bologna; ricoprì cariche di pretore e podestà in alcuni centri del nord Italia – fra cui Felizzano (Alessandria) e Castelleone (Cremona) – e a Napoli. A 34 anni, chiamato dal Signore alla vita religiosa, entrò nella Compagnia di Gesù. Ordinato sacerdote a Napoli nel 1567, esercitò per alcuni anni il delicato incarico di maestro dei novizi; si dedicò quindi all’apostolato, che svolse prevalentemente a Lecce. Si distinse in modo particolare per l’amore verso i poveri e per l’evangelizzazione. A lui morente si rivolsero i reggitori del Municipio di Lecce che gli fecero l’insolita richiesta di diventare il protettore della città, domandando il suo aiuto e la sua preghiera anche oltre la vita terrena. Lui, che tanto aveva fatto del bene alla cittadinanza leccese, acconsentì. Morì il 2 luglio 1616; Pio XII nel 1947 lo ascrisse nell’albo dei santi. Le sue spoglie sono conservate a Lecce, nella Chiesa del Gesù.