Nella sera del Mercoledì Santo, nella Cattedrale di Carpi, il vescovo Erio Castellucci ha presieduto la Messa crismale, concelebrata con il vicario generale, monsignor Gildo Manicardi, e i sacerdoti della Diocesi. Una liturgia che apre il solenne Triduo pasquale e durante la quale sono stati benedetti gli oli sacri che serviranno per l’amministrazione dei sacramenti. Come da tradizione, si sono ricordati i sacerdoti dei quali nel corso dell’anno ricorrono particolari anniversari di ordinazione: il 70° di sacerdozio del canonico don Benito Poltronieri; il 55° di don Marino Mazzoli; il 35° di don Germain Dossou Kitcho e fra Silvio Gazzina; il 20° di don Antonio Dotti, don Adam Nika e don Alexandre Nondo Minga; il 15° di don Marek Konieczny; il 5° di padre Gustave Mutombo Ntumba.
Nel suo messaggio introduttivo, monsignor Manicardi ha ringraziato “don Erio” – nella quarta Messa crismale da lui presieduta alla guida della Diocesi di Carpi – perché, così si è rivolto al Vescovo, “la tua amabilità umana, pastorale e teologica non ha permesso che la nostra stima per te si logorasse nel peso dell’ordinarietà delle discussioni e dei problemi. Abbiamo ancora tanta voglia di essere ‘cammino sinodale’ insieme e accompagnati da te”.
Nell’occasione della Messa crismale, inoltre, monsignor Manicardi ha presentato il nuovo annuario diocesano, con i dati riguardanti la Chiesa di Carpi aggiornati al 2023. Su questi si è soffermato il Vicario, evidenziando che 64, di cui 40 incardinati, sono i sacerdoti in servizio nella Diocesi; che i religiosi presbiteri sono 15, appartenenti alle congregazioni Missionari Servi dei Poveri, Fratelli di San Francesco e Frati Minori del Vangelo; 9 i sacerdoti “fidei donum”; 16 i diaconi permanenti, a cui se ne aggiungerà un altro prima di Natale. Il nuovo annuario, ha proseguito, mostra anche quali sono le interazioni efficaci, già attivate in questi anni, tra le due diocesi di Modena-Nonantola e Carpi.
Ecco allora che, nella Messa crismale, “tutti insieme, in cammino con il Popolo di Dio, preghiamo e invochiamo lo Spirito Santo perché ci vengano donati i segni materiali – la ‘materia’, come si diceva – per compiere i sacramenti chiesti dalla gente e per annunciare la Parola – ha concluso monsignor Manicardi -. I ministri ordinati poi – soprattutto il vescovo e i presbiteri – rinnovano, in questo clima di comunione con il Signore e tra noi, gli impegni dell’ordinazione ministeriale – chiedendo di essere semi disposti a morire davvero nella terra per essere fecondi, ricordando che la Pasqua ci chiama al servizio reciproco e, come dice l’esempio di Gesù, a lavarci i piedi gli uni gli altri”.
LEGGI IL MESSAGGIO DEL VICARIO GENERALE PER LA MESSA CRISMALE –>