Mirandola, la comunità e gli spazi

Il cammino verso la ricostruzione

Dal 20 maggio 2012 la vita della comunità di Mirandola – e di tutte quelle ferite dal terremoto – non è più la stessa. Oggi, dopo tante parole, questa frase potrebbe sembrare un’ovvietà, ma non lo è se si torna a considerare la portata dell’evento che ha sconvolto per sempre il nostro territorio. Basta fare un giro per il centro storico di Mirandola, un grande cantiere di impalcature e puntellamenti sulle case, fra cui si elevano i resti delle chiese semidistrutte. In seguito al sisma, dopo un primo momento di dispersione e di smarrimento, la comunità parrocchiale di Mirandola si è subito riorganizzata potendo contare su di uno spazio rivelatosi provvidenziale, il campo sportivo di via Posta. Da qui, spiega il parroco don Carlo Truzzi, “sono ripartite parzialmente le attività, tramite innanzitutto il centro estivo e grazie ad ambienti ‘inediti’ come i container dove si sono trasferiti la segreteria e gli uffici, la tensostruttura e il ‘pallone’ del tennis per le celebrazioni. Con la messa in sicurezza del campanile è stato possibile, in seguito, riaprire la canonica, dove sono tornati a risiedere i sacerdoti e dove nel salone si tengono attualmente le celebrazioni feriali e altre attività”. Tornando al campo sportivo di via Posta sono in corso i lavori per la realizzazione del centro di comunità donato dalla Caritas italiana, che sarà inaugurato il prossimo 5 luglio. Oltre all’importante contributo della Caritas, in particolare di quella Ambrosiana con cui è gemellata la zona pastorale di Mirandola, “tante realtà – sottolinea don Truzzi – hanno fatto pervenire le loro donazioni alla parrocchia, in totale circa 180 mila euro. Dalla Lombardia al Veneto, dal Piemonte alla Toscana, dalla Germania alla Svizzera, dal Lussemburgo all’Austria, tutti ringraziamo con la più viva gratitudine”.
Per quanto riguarda le attività giovanili, nella casa parrocchiale di via Posta, che ospita tradizionalmente il gruppo scout Mirandola 2, si è aggiunto il Mirandola 1 – dotato anche di due casette, una delle quali condivisa con gli scout adulti del Masci – a causa dell’inagibilità dell’oratorio di via Cavour. L’Acr elementari si riunisce sempre in via Posta presso la tensostruttura e il pallone del tennis, mentre i ragazzi di terza media e i Giovanissimi nella canonica del Duomo – questi ultimi si ritrovano anche presso i locali della parrocchia di Cividale.
 
I lavori
Terminato l’intervento di messa in sicurezza del campanile. Prosegue la messa in sicurezza del Duomo. I lavori sono eseguiti dai Vigili del fuoco e prevedono anche la realizzazione di una copertura provvisoria sull’edificio. Si è optato per l’intervento dei Vigili del Fuoco in particolare nei casi più gravi e più pericolosi per l’incolumità di chi deve svolgere i lavori. L’acquisto dei materiali è a cura della diocesi di Carpi. Contemporaneamente è in corso la rimozione delle macerie. La messa in sicurezza dovrebbe essere completata entro l’estate, permettendo così di dare il via ai lavori in vista della riapertura dell’adiacente aula del Sacramento, che sarà utilizzata come chiesa parrocchiale.
Con modalità simili al Duomo, si sta completando l’intervento sulla chiesa della Madonnina, sempre eseguito dai Vigili del Fuoco, mentre l’acquisto dei materiali è a cura della diocesi. Il complesso dell’oratorio di via Cavour e del cinema parrocchiale, pur non avendo subito gravi danni, è vincolato alla messa in sicurezza del vicino palazzo della ex Milizia. Per l’asilo di via Luosi, infine, il progetto di ricostruzione è in corso di presentazione alla Soprintendenza.
La chiesa del Gesù è di proprietà del comune di Mirandola, mentre quella di San Francesco appartiene al Fondo edifici di culto del Ministero dell’Interno. Gli interventi che riguardano queste due chiese sono a cura dei rispettivi proprietari.