Un incontro schietto e informale quello tra il Vescovo e gli abbonatori del settimanale diocesano Notizie tenutosi lo scorso 30 ottobre a Carpi. La prima parola di monsignor Francesco Cavina è stata anche l’ultima, “grazie”. “Grazie per quello che avete fatto e, spero, continuate a fare per il nostro settimanale – ha osservato il Vescovo -. Se non ci foste voi non ci sarebbe il giornale e verrebbe meno uno strumento importante, fondamentale per la realtà ecclesiale della Diocesi. E’ così difficile, oggi, creare comunicazione. Vi sono profondamente grato – ha ribadito -. Il giornale è della Diocesi, ma è soprattutto vostro. Grazie per la fede che dimostrate anche con il tempo dedicato alla diffusione di Notizie. Voi siete la lunga mano di questo giornale che deve arrivare a tutta la Diocesi. Vi ringrazio di cuore, sono certo che il Signore non vi farà mancare il suo aiuto e la sua benedizione. Tutto ciò che è fatto per amore e in maniera gratuita– ha precisato monsignor Cavina – ha la sua ricompensa”.
Il Vescovo ha poi sottolineato che non bisogna spaventarsi delle difficoltà e delle incomprensioni “anche con qualche prete o comunità parrocchiale. Più difficoltà troviamo, più il nostro servizio è meritorio”.
Poi monsignor Cavina ha anticipato agli abbonatori la fase che sta vivendo il settimanale diocesano, una fase “di ristrutturazione che ha per obiettivo il suo rilancio e la crescita affinché diventi una voce sempre più autorevole. Una voce – ha sottolineato – che riesca a far passare non dico solo il messaggio cristiano ma che sia anche in grado di aiutare la persona a cogliere la dimensione della sua umanità, del suo essere uomo o donna. Il nostro settimanale è chiamato a un’opera di grande evangelizzazione. Mi rendo conto che le cose nuove suscitano sempre un po’ di timore, qualche paura, ma Notizie è uno strumento a cui credo molto, e io mi appoggio molto su di voi”.
Il Vescovo come Archimede quando disse “datemi un punto d’appoggio e vi solleverò il mondo”.
Notizie non cambierà il mondo, ma l’impegno di tanti abbonatori, generosi nel loro volontariato, è un sicuro esempio di gratuità e di fede nei fratelli e, soprattutto, nella Parola.