Carissimi,
come ogni anno nel mese di settembre vengono pubblicati i cambiamenti dei sacerdoti in Diocesi. Sento il dovere anzitutto di ringraziare i tanti sacerdoti, che hanno accolto con generosità e prontezza i trasferimenti ritenuti necessari.
Sento il dovere di ringraziare, poi, le varie Diocesi e i loro Vescovi per la carità di sacerdoti necessari per la cura pastorale della nostra Diocesi.
Ringrazio, inoltre, anche gli Istituti religiosi che ci offrono l’apporto di sacerdoti e di suore a servizio delle nostre parrocchie.
E ringrazio, infine, tutti i sacerdoti anziani per la disponibilità ad aiutare i confratelli compatibilmente alla loro condizione di salute secondo le necessità della Diocesi indicate dal Vescovo.
Il prete resta sempre tale e può dunque continuare a donare il suo apporto alla Chiesa e ai fedeli, anche quando non è più parroco o non esercita più un servizio di primaria responsabilità.
Chiedo anche ai fedeli di rendersi sempre più consapevoli delle necessità della Diocesi e di assumere con responsabilità il loro compito di animare, sostenere e promuovere nelle loro rispettive comunità diversi ambiti pastorali in collaborazione e insieme ai loro sacerdoti.
Questo esige una adeguata formazione che certamente non mancherà!
Oltre alla formazione va superata quella mentalità e cultura dell’autoreferenzialità che vede nella singola parrocchia o realtà ecclesiale, un mondo a se stante e poco incline a collegarsi con le altre dello stesso territorio e con la Diocesi, per un’azione veramente sinodale e missionaria più incisiva e permanente.
Senza questo impegno comune avremo sempre meno possibilità concrete di dare risposte non frammentate e occasionali alle necessità della nostra gente, soprattutto “in uscita” come ci invita a fare Papa Francesco.
Maria Assunta in Cielo, San Bernardino da Siena, nostri Patroni, continuino a proteggere e a sostenere il cammino della nostra amata Diocesi e soprattutto susciti, grazie all’apporto di preghiera e di impegno delle famiglie e comunità, le vocazioni al sacerdozio, al diaconato e alla vita consacrata, ma anche fedeli laici attivi e responsabili nel mettersi al servizio dell’evangelizzazione.
+ Francesco Cavina