Obiettivo formazione

L’incontro del vescovo Erio con i rappresentanti delle comunità delle province di Modena e Reggio Emilia

È diventata ormai una piacevole ricorrenza annuale l’incontro delle comunità Masci (il movimento degli adulti scout cattolici italiani) con il vescovo Erio. Le Comunità delle province di Modena e Reggio Emilia, in tutto 11, da alcuni anni si sono costituite in un’unica zona, con lo scopo principale di coordinare e condividere le attività che ciascuna di esse sostiene, realizza e promuove. A testimoniare il buon coordinamento e la fraternità che sempre più si sta consolidando, è stata la numerosa partecipazione all’evento di sabato 13 gennaio, un centinaio di adulti scout, provenienti da tutte le comunità della zona.

Le scelte dello scautismo adulto, anche per chi non abbia mai partecipato alla vita del movimento giovanile scout (Agesci), rimangono per tutti, ad ogni età, per genitori, simpatizzanti ed ex-capi, una proposta formativa che nella fede, nel servizio ai fratelli e nell’operare per il bene comune apre le porte alla felicità (quella che si prova nel far felici gli altri) e alla condivisione.

Ed è proprio sul tema della formazione che ci si è soffermati: tema che le Diocesi di Carpi e di Modena-Nonantola hanno scelto come ambito su cui lavorare nel prossimo anno pastorale.

Don Erio ci ha aiutati ad entrare nel tema dell’incontro “Quale formazione per gli adulti scout per un servizio ecclesiale e sociale incidente e responsabile?” con il Vangelo che la liturgia ci offriva il 13 gennaio: Mc 2,13-17. “L’invito che il Vangelo di oggi fa a sentirci tutti un po’ malati, bisognosi di cure, provati dalla vita” ha detto don Erio “è la condizione per poterci muovere, per seguire Gesù: allo stesso tempo è la condizione per poter capire, ascoltare e non giudicare tutti quelli che incontriamo”.

Sì è entrati così nel vivo dei contenuti dell’incontro rilevando insieme che “formazione” è prima di tutto lasciarsi formare dal Signore ma anche dalla vita dei fratelli e delle sorelle diversi e lontani che spesso ci offrono occasioni di conoscenza dell’Amore che mai avremmo immaginato.

Don Erio ci ha spronato a rivalutare e rivedere tutte le esperienze, che spesso nelle nostre comunità diamo per scontate, di ascolto, di confronto, di aiuto, di sostegno, di nuove conoscenze che fanno parte del Dna degli adulti scout e che tranquillamente potremmo definire “formazione permanente”, uno degli elementi caratterizzanti delle comunità Masci. È questo il compito che il nostro Pastore, anche se non esplicitamente, ci affida come comunità nel prossimo anno sinodale.

Sono stati ricordate anche tutte le iniziative di cui le comunità si sono fatte carico nei due anni sinodali dedicati all’ascolto, esperienze significative e coinvolgenti che hanno portato le comunità a confrontarsi con situazioni di emarginazione sociale ed ecclesiale, con altre comunità cristiane, con i bisogni dei carcerati e dei senzatetto, con gli ospiti delle strutture protette e con tante altre arricchenti esperienze.

Prima del saluto finale e della benedizione, le comunità Masci hanno fatto dono al nostro Vescovo di una tuta sportiva, poco clericale ma molto sinodale. L’augurio che alla fine don Erio ha fatto a tutti gli adulti scout di non restare fermi e di rimanere in movimento… è ricaduto inesorabilmente anche su lui.

L’incontro si è concluso con una partecipatissima visita guidata al Duomo di Modena organizzata dal Masci locale. Giuseppe Bagni, coordinatore Masci di zona Stefano diac. Zerbini, AE di zona MASCI Carpi-Modena