Nella serata di mercoledì 23 marzo, presso l’aula liturgica della Madonna della Neve di Quartirolo, il Vescovo monsignor Francesco Cavina ha presieduto la Santa Messa Crismale, concelebrata dai sacerdoti della Diocesi. Le offerte raccolte sono state consegnate a monsignor Cavina come segno di condivisione per le necessità dei cristiani del campo profughi di Erbil nel Kurdistan iracheno, che visiterà dall’1 al 4 aprile. Durante la celebrazione sono stati ricordati gli anniversari di ordinazione sacerdotale: 50° per don William Ballerini e don Ivano Zanoni e 60° per monsignor Claudio Caleffi. “In quanto sacerdoti – ha affermato il Vescovo nell’omelia – abbiamo una sola carta d’identità, un solo ‘potere’: essere con tutto il nostro amore, servi di Cristo, Parola vivente di Dio e sacramento del Padre e servi del Popolo di Dio che ci è stato affidato, non importa dove. La consapevolezza del suo amore di elezione per noi, e non altro, deve costituire il tessuto di fondo della nostra esistenza, la ragione d’essere del nostro patire, gioire e vivere”. “Cari fratelli e sorelle – ha proseguito – stiamo vivendo un periodo della storia dell’umanità nella quale si nega la presenza di Dio nel mondo, che ci ha voluto ‘per una sovrabbondanza di grazia e per un miracolo’. Se ci viene meno il coraggio di questo annuncio forte non c’è redenzione, perché tolto Dio tutto è possibile. Insieme, sacerdoti, religiosi, religiose e fedeli laici chiediamo al Signore che rinnovi la nostra speranza – questa la preghiera del Vescovo -, ravvivi il nostro impegno ad amarlo con cuore indiviso e totale, ci renda disponibili a vivere nella carità fraterna fra noi e nel costante servizio e di esempio a tutti i fratelli. Solo così potremo invitare gli uomini a guardare il cielo per essere salvati sulla terra”.
Il testo integrale dell’omelia del Vescovo è scaricabile qui sotto e nella sezione Documenti del sito.