Dal dono di tre nuovi diaconi alla Chiesa universale sarà accompagnata, nella Diocesi di Carpi, la 56ª Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni. Sabato 11 maggio, durante la Santa Messa alle 18, in Cattedrale, riceveranno infatti l’ordinazione diaconale, per l’imposizione delle mani e la preghiera del Vescovo Francesco Cavina, il seminarista Matteo Franzoi, fra Paul Tekilazaya e fra Jean-Marie Tshimanga della Congregazione dei Missionari Servi dei Poveri. Nativo di Rovereto di Trento, Matteo abita attualmente a Concordia sulla Secchia, dove svolge il suo servizio pastorale come seminarista e come insegnante di religione alle scuole medie, sotto la guida di don Andrea Kielbasa, parroco e prete oratoriano, verificando la spiritualità di San Filippo Neri, a cui si è avvicinato lungo gli anni della teologia a Trento e soprattutto durante gli studi romani di liturgia. Originari della Repubblica Democratica del Congo, fra Paul e fra Jean-Marie provengono dalla provincia dei Missionari Servi dei Poveri di cui è superiore, dalla fi ne del 2017, padre Emmanuel Mukenge, che è stato a lungo in servizio a Mirandola e a San Martino Carano e che mantiene un profondo legame di comunione spirituale con la nostra Diocesi. Il primo, fra Paul, fa parte della comunità dei Padri di San Bernardino da Siena a Carpi e frequenta la Facoltà Teologica di Padova, dove si sta specializzando in liturgia. Il secondo, fra Jean-Marie, vive nella comunità della Congregazione a Roma ed è iscritto alla Facoltà di Diritto Canonico della Pontifica Università Lateranense. Per tutti e tre gli ordinandi la celebrazione dell’11 maggio sarà la tappa “intermedia” alla quale sono ammessi i candidati al sacerdozio, il cosiddetto diaconato transeunte o “di passaggio”. La comunità ecclesiale diocesana è dunque invitata ad accompagnare e a sostenere nella preghiera questi fratelli, perché davvero si compiano le parole della preghiera di ordinazione: “Ti supplichiamo, o Signore, effondi in loro lo Spirito Santo, che li fortifichi con i sette doni della tua grazia, perché compiano fedelmente l’opera del ministero… L’esempio della loro vita, generosa e casta, sia un richiamo costante al Vangelo e susciti imitatori nel tuo popolo santo”.