“Sì, ne siamo certi Cristo è veramente risorto”. Le parole dell’inno “alla vittima pasquale” sono state il filo conduttore dell’omelia pronunciata dal Vescovo monsignor Francesco Cavina nella Messa di domenica 5 aprile, Pasqua di Risurrezione, “il giorno più santo”. “Alla vittima pasquale, che è Cristo – ha affermato – si indirizza la nostra lode perché Egli assume nel suo corpo e nella sua anima tutte le sofferenze umane, anche le più irragionevoli e le più disumane, e realizza la riconciliazione dell’umanità peccatrice con Dio”. Anche se Cristo non fu preservato dalla morte, “non era possibile che questa lo tenesse in suo potere – ha proseguito il Vescovo – perché Lui è il Signore della Vita. Ecco l’affermazione: «Il Signore della vita era morto, ma ora… trionfa». Sulla croce la morte e la vita «si sono affrontate in un prodigioso duello» e la morte che sembrava trionfare è stata definitivamente sconfitta e detronizzata”. Ma è davvero possibile credere a questa bella notizia? “La nostra fede e la nostra speranza si fondono sull’esperienza di donne e di uomini – così il Vescovo ha risposto alla domanda – che dopo avere subito lo scandalo della morte di Gesù, lo hanno visto vivo, personalmente o in gruppo. La loro testimonianza nasce dall’incontro con il Risorto… Questa è la novità capace di salvare il mondo e di cambiare l’esistenza di chi l’accoglie”. Un’esperienza di incontro “trasformante” con il Signore che monsignor Cavina ha voluto evidenziare anche nell’omelia della Solenne Veglia di Pasqua, “la madre di tutte le veglie”, sabato 4 aprile. “La Pasqua di Cristo – ha sottolineato – è la somma espressione, la manifestazione suprema dell’amore del Padre per noi. Allora, guardando al Cristo morto e risorto, noi possiamo camminare verso di Lui con il cuore colmo di speranza. Non importa se siamo peccatori: Dio ci vuole bene e ci riscatta! Non importa se siamo tentati: Dio ci libera! Non importa se siamo smarriti: Dio ci ricerca! Non importa se gli uomini ci vogliono male: Dio è l’amico che non tradisce mai! Non importa se siamo inghiottiti dalla morte: Dio è la resurrezione e la vita!”.
I testi integrali delle due omelie sono scaricabili qui sotto e nella sezione Documenti del sito.