Continuano gli incontri pubblici dedicati all’aggiornamento sulla ricostruzione di chiese e opere parrocchiali, organizzati dall’Ufficio tecnico della Diocesi di Carpi in collaborazione con i parroci e le comunità. Lo scorso 13 febbraio, sono stati presentati a Tramuschio i progetti di restauro e consolidamento della chiesa parrocchiale, intitolata alla Visitazione della Beata Vergine Maria, e della canonica. Alla serata sono intervenuti l’amministratore parrocchiale, don Flavio Segalina, l’ingegner Marco Soglia, responsabile dell’Ufficio tecnico della Diocesi, l’architetto Federica Gozzi, il sindaco e il vicesindaco, nonché assessore ai lavori pubblici e alla ricostruzione, del Comune di Mirandola, Alberto Greco e Letizia Budri.
“Entrambi i progetti di restauro e miglioramento sismico – spiega l’ingegner Soglia – sono stati curati dall’ingegner Gianni Bertozzi e dall’architetto Daniele Lazzari. L’importo della chiesa ammonta a circa 900.000 euro e quello della canonica a 500.000 euro, finanziati il primo interamente dalla Regione, il secondo per 288 mila euro tramite Mude e il resto dalla Diocesi di Carpi. Per quanto riguarda la gara d’appalto, sarà unica e si svolgerà entro la fine di questo mese”. Si prevedono, dunque, entro maggio l’inizio
dei lavori e per il dicembre 2021 la loro conclusione.
“I due edifici hanno subito danni, per così dire, di media entità rispetto ad altri beni della Diocesi – afferma Soglia -. In estrema sintesi, i lavori riguardanti la chiesa consisteranno nella ricostruzione delle volte e del timpano crollato, nella ripresa degli intonaci interni, decorati e non, nella sostituzione dei corpi illuminanti con lampade a led e della caldaia, e nel restauro degli elementi lignei. In canonica si procederà al rifacimento del tetto, dei pavimenti, degli intonaci e dei tinteggi, al consolidamento dei solai, e all’inserimento di due nuovi muri interni”.
“Nonostante il Mude della canonica fosse stato rilasciato da tempo – conclude Soglia – si è deciso di attendere l’approvazione del progetto di restauro della chiesa, da parte della Soprintendenza, così da gestire la gara d’appalto e i lavori in modo unitario, limitando i disagi portati dalla compresenza di due distinti cantieri.
Tanti i cittadini intervenuti, che hanno accolto con soddisfazione gli aggiornamenti sull’iter del complesso parrocchiale che, per la piccola frazione ai confini della Diocesi di Carpi, della Provincia di Modena, e della Regione Emilia Romagna, costituisce un punto di riferimento identitario e aggregativo fondamentale.