Presentazione del libro di don Paltrinieri sul Vangelo di Marco

Lunedì 28 ottobre, alle 21, al Museo diocesano a Carpi, presentazione del libro di don Riccardo Paltrinieri sul rapporto fra Trinità, salvezza e chiesa. Interverranno, oltre all’autore, biblisti e teologi. Sarà presente il vescovo di Carpi Erio Castellucci

Lunedì 28 ottobre, alle 21, presso il Museo diocesano di arte sacra “Cardinale Rodolfo Pio” nella chiesa di Sant’Ignazio a Carpi (corso Fanti 44), sarà presentato il libro di don Riccardo Paltrinieri dal titolo “Trinità, salvezza e chiesa nel vangelo di Marco. Un commento teologico” (Ed. Cittadella, prefazione di monsignor Ermenegildo Manicardi).

Oltre all’autore, interverranno don Nicola Ciola, teologo e professore emerito di Cristologia alla Pontificia Università Lateranense, don Giacomo Violi, esegeta e docente di Nuovo Testamento presso l’Issr Emilia, Eleonora Vescovini, esperta di comunicazione sociale ed istituzionale e docente Irc al liceo Fanti di Carpi.

Sarà presente il vescovo Erio Castellucci.

Riguardo alla genesi del libro e alla scelta dell’argomento, don Paltrinieri spiega che il “commento teologico” da lui pubblicato “è uno sviluppo della intuizione sorta con mia la tesi dottorale, dove è stato analizzato il nesso tra questi tre misteri: Pasqua, Trinità e Chiesa. Grazie a questa ricerca, ho realizzato con più consapevolezza che se vengono affrontati insieme, in modo correlato, si riesce a capire meglio la specificità di ciascun mistero e anche il ruolo rispetto agli altri”.

Un “commento teologico” che si immerge, nella trattazione di don Paltrinieri, all’interno del Vangelo di Marco. “Ad un certo punto – spiega l’autore – ho percepito la necessità di provare a vedere se l’intuizione di questo approccio teologico ha un fondamento biblico, ovvero se si trova inscritto nella Scrittura. Così mi sono domandato da quale testo cominciare. Per praticità ho trovato più opportuno partire dai Vangeli e, tra di essi, dal Vangelo di Marco, fonte di Matteo e di Luca e presumibilmente il primo ad essere stato scritto. È anche il più corto, quindi più agevole da leggere e da analizzare”.