Proseguono le iniziative a Carpi e a Mirandola per ricordare il decennale della morte di don Oreste Benzi

Accogliere la dignità di ogni essere umano

Nelle famiglie
In concomitanza con il decennale della morte del Servo di Dio don Oreste Benzi, l’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII promuove una serie di iniziative nella Diocesi di Carpi. Fra queste, lunedì 13 novembre, alle 21, presso l’aula magna della scuola media “Francesco Montanari” a Mirandola (via Pietri 2), l’incontro pubblico “La famiglia, luogo di accoglienza della fragilità”. Un tema, questo, che è al cuore del carisma di don Benzi, il “prete degli ultimi” che ha diff uso nei cinque continenti l’intuizione di “dare una famiglia a chi non ce l’ha”, “regalando” a chi aveva scelto la via del matrimonio un neonato abbandonato in ospedale alla nascita, minori con gravi disabilità e tanti altri piccoli perché ne diventassero mamma e papà. E’ questa realtà di accoglienza che la Papa Giovanni vive concretamente nella Diocesi di Carpi con una casa-famiglia che ha come priorità l’accoglienza 24 ore su 24, sotto lo stesso tetto, di chi ha bisogno di un contesto familiare, e tre famiglie aperte all’accoglienza dei più fragili e bisognosi (leggi la testimonianza dei coniugi Luccitelli di Sant’Antonio in Mercadello a pagina 15). Per la Comunità di don Benzi porterà la sua testimonianza il 13 novembre Luca Russo, autore del libro “L’eutanasia di Dio” e papà di una casa-famiglia che ospita bambini affetti da patologie molto gravi e in stato vegetativo. Nel volume, Russo racconta il suo cuore di padre di fronte alla debolezza del figlio, alla sofferenza e alla fragilità, che se vissute nell’amore e nella speranza possono cambiare in bene la vita dei “piccoli” della storia ma anche di chi li accoglie. L’incontro pubblico si arricchirà anche della condivisione di esperienze di accoglienza e affido di altre realtà ed associazioni – in particolare Servizio sociale minori dell’Unione Comuni Modenesi Area nord, Associazione Venite alla Festa, Associazione Il Paese delle Meraviglie – di Mirandola e di Carpi. L’iniziativa è promossa in collaborazione con il comune di Mirandola, che interverrà tramite Loretta Tromba, assessore ai Servizi per la promozione della persona, l’Ufficio diocesano per la Pastorale familiare e la parrocchia di Santa Maria Maggiore di Mirandola.
 
Con migranti e vittime della tratta
Nell’ambito del Festival della migrazione, Caritas diocesana, Migrantes diocesana, Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII e Consulta per l’integrazione dell’Unione Terre d’argine promuovono l’incontro pubblico dal titolo “Popoli in viaggio: incontrarsi, accogliersi, integrarsi”, che si terrà giovedì 16 novembre, alle 20.45, a Carpi, presso la Sala del ‘600 all’oratorio cittadino Eden. Dopo il saluto di Milena Saina, assessore a Politiche giovanili e Immigrazione del Comune di Carpi, e di Ousmane Cisse, presidente della Consulta per l’integrazione delle Terre d’Argine, si presenteranno alcune significative esperienze di accoglienza e di vicinanza ai migranti. La Caritas diocesana, dando voce ai protagonisti, illustrerà il progetto “Protetto. Rifugiato a casa mia”, lanciato dalla Caritas italiana lo scorso anno, che ha visto, grazie al sostegno delle parrocchie della seconda zona pastorale della Diocesi di Carpi, l’accoglienza di due giovani rifugiati africani ed il loro inserimento, oggi in piena autonomia, nella nostra realtà locale. L’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, invece, parlerà della propria attività, fortemente voluta da don Oreste Benzi, a sostegno delle vittime della tratta di esseri umani. In questa cornice sarà presentato il libro di Irene Ciambezi, giornalista e operatrice del Servizio antitratta della Papa Giovanni, “Non siamo in vendita. Schiave adolescenti lungo la rotta libica. Storie di sopravvissute”. Il ricavato della vendita del volume è a sostegno della Campagna “Questo è il mio corpo” promossa sempre dalla Papa Giovanni perché sia approvata una legge che vieti l’acquisto del corpo della donna, sanzionando i clienti.