Ricordando don Antonio Siena

Vogliamo raccontare alcuni momenti significativi della vita di don Antonio, nostro parroco negli anni della nostra gioventù (‘60-‘70).
Attento al Concilio Vaticano II, egli accolse con entusiasmo la Riforma Liturgica e subito ci spronò ad imparare canti nuovi per meglio “celebrare cantando”.
Preparò, sempre in quel periodo, un altare provvisorio rivolto verso l’assemblea e procurò i testi in italiano per farci partecipare meglio all’Eucaristia.
In seguito, negli anni ‘70, prima di dare le dimissioni, abbellì la nostra chiesa allargando il presbitero e ponendovi al centro l’altare (mensa) definitivo.
Era molto attento al decoro della chiesa per favorire maggiormente la nostra preghiera: desiderava che ci sentissimo come a casa nostra. Curava con competenza e passione i paramenti, gli arredi e i vasi sacri per le varie celebrazioni. Secondo le indicazioni conciliari sulla conoscenza della Parola di Dio, don Antonio stimolava noi giovani ad incontrarci, ogni sabato sera, per leggere e meditare le Letture della domenica successiva.
Al nostro parroco premeva la formazione dei Giovani e dei Giovani Sposi. Ricordiamo con piacere gli incontri di formazione, i ritiri spirituali che organizzava per noi, fuori parrocchia, con sacerdoti esperti tra i quali don Luciano Monari, attuale vescovo di Brescia.
Siamo molto grati a don Antonio per averci aiutato a restare uniti e a spenderci per la nostra parrocchia.
Con affetto e un po’ di nostalgia ricordiamo gli anni vissuti con i giovani sacerdoti cappellani che hanno collaborato con lui nel ministero pastorale.
Gioiosi e sereni anche i bei momenti di convivialità trascorsi in casa sua: accoglieva tutti con grande disponibilità e famigliarità.
Alla fine degli anni ‘60 ha incoraggiato il gruppo parrocchiale “Amici dei Lebbrosi” nella grande raccolta di carta, stracci e ferro vecchio, il cui ricavato è stato devoluto per l’acquisto di un pulmino per un lebbrosario in Brasile.
Non possiamo dimenticare la sua abile manualità che esprimeva in diversi modi, in particolare nell’allestimento dei presepi in cui coinvolgeva sempre alcuni giovani. Dopo le sue dimissioni (nel 1977), rimanendo ancora a Fossa, don Antonio ha vissuto ancora più serenamente i rapporti con le singole persone consolidando i legami affettivi: legami che sono rimasti saldi anche negli ultimi anni della sua vita quando egli è andato ad abitare nella casa del clero a Carpi.
Nelle nostre frequenti visite ci accoglieva con piacere e ci testimoniava ogni volta la sua fede autentica e la sua serenità nella vecchiaia.
Lo ricorderemo sempre con gratitudine e affetto per tutto quello che ci ha donato!

Nino, Luisa, Angiolina e Silvana


Il ricordo della nipote di don Antonio

Lo zio Antonio è sempre stato un punto di riferimento importante per i suoi famigliari, specialmente dopo la morte dei nonni. Ricordo quando da ragazza venivo a Fossa: ci si trovava con le zie in canonica e si aspettava don Antonio che molte volte poteva dedicarci solo poco del suo tempo perché trattenuto dagli impegni parrocchiali. Erano sufficienti quei momenti per rafforzare i legami che hanno sempre tenuto unita la famiglia e consolidato gli affetti. Don Antonio non solo amava la sua famiglia ma ne era anche fiero. Sapeva cogliere il lato positivo degli eventi anche tristi con la fede e la serenità che gli erano proprie.
Ha servito con fedeltà e dedizione il Signore annunciando e vivendo il Vangelo; ha saputo essere un messaggero di pace oltre che un esempio di mitezza per tutti coloro che lo hanno incontrato. Ora, che la sua vita terrena si è e conclusa, preghiamo il Signore che gli conceda il premio della vita eterna accogliendo la sua anima in Paradiso.

la nipote Rosangela


Carissimo don Antonio parroco e fratello nostro,
per mettere un po’ ordine in tanti anni di vita nella Parrocchia più bella del mondo, ci siamo messi davanti ad una foto del nostro matrimonio: tu, tenendoci per mano col tuo solito sorriso, raccontavi qualcosa di simpatico alle tante persone che facevano festa con noi.
E’ lo stesso sorriso di quando noi bimbi sedevamo sulle piccole panchine rosa ed azzurre dell’ asilo parrocchiale (fortemente da te voluto) e ci raccontavi di Gesù e del Suo amore per noi….
Fa da sfondo ai ricordi il parchetto intorno alla chiesa, i tigli con le larghe foglie,i tantissimi giochi che lì facevamo : e tu c’eri sempre o comunque facevi sempre in modo che ci fosse da sedere comodamente e che l’acqua nei rubinetti non mancasse mai…
Ci hai aiutato a crescere piano piano , dandoci poco alla volta responsabilità educative e di trasmissione della fede ai più piccoli…
Tu ti fidavi di noi ragazzi, ci spingevi a non fermarci , a non demordere , a cercare nelle cose e negli avvenimenti il Signore Gesù…
Ti ricordi la tua “Cinquecento” carica di un numero esagerato di ragazzotti?
Valeva la pena di prendere una multa salata, ma portare tutti noi là dove fiorivano momenti formativi importanti , là dove potevamo fare esperienza di servizio… che poi avrebbe lasciato un segno nelle nostre scelte di vita.
Ti ricordi quando nel 1975 ti sei messo a nostra disposizione e insieme abbiamo costruito il “Pellegrinaggio a piedi FOSSA / ROMA” in quell’ANNO SANTO ?
La canonica era diventata un incrocio di carte, persone , telefoni ,orari; e ogni sera la tua voce ci
raggiungeva nei luoghi dove passavamo la notte ?…
Fu un condivisione piena …ci hai raggiunti ad Assisi… e con noi hai trascorso la giornata nella
preghiera e nella giocosità della nostra giovinezza ; poi via a casa , a Fossa , ad aspettarci la sera al
nostro appuntamento telefonico . E così hai sostenuto noi e le nostre famiglie e hai spinto in avanti
la nostra giovinezza…
Poi sono arrivate le scelte importanti della nostra vita :il matrimonio, la paternità , gli affidi …
Conserviamo con gioia i biglietti pieni di cura e di affetto per la nascita dei nostri figli .
In uno di essi ci auguravi “SERENITA’ CORAGGIOSA E DONAZIONE SERENA perchè abbiate gioia e la vostra gioia sia piena”.
Ecco CARISSIMO DON la tua gioia in cielo sia piena pienissima : ti abbiamo voluto bene e ti vogliamo bene

la Elez di sempre col suo sposo Franco