L’articolo 9 della Costituzione sancisce: “La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura”. Eppure, con le nuove misure chi paga è ancora una volta la cultura, con i suoi lavoratori e tutto l’indotto. Si sono chiusi i teatri, le sale cinematografi che, le sale da concerto dove, tramite tutte le misure anti Covid, era stata garantita la salute ai cittadini senza alcuna prova di focolai d’infezione nati in quei luoghi. Paradossalmente si continua a giocare a calcio, nonostante ogni giorno arrivino notizie di giocatori positivi al Coronavirus. E si continua ad andare al lavoro su mezzi pubblici, treni e metro, pieni all’inverosimile. Continua a leggere sulla versione cartacea del Settimanale Notizie o sulla versione digitale –>