Il Vescovo scrive una lettera a tutti i giovani della Diocesi

Domenica 1 aprile è la Giornata Mondiale della Gioventù.

VI SEMBRA TROPPO?

    Cari ragazzi e ragazze,
arriva sempre per ognuno di noi un momento nella vita in cui si ha il desiderio, oltre che il bisogno, di capire che senso abbia la propria preziosissima esistenza: cosa devo fare, in cosa mi devo impegnare, dove devo spendere le mie energie, qual è la strada che potrà rendermi felice e realizzato? Intorno a queste domande ci sono sogni, speranze e aspirazioni, oltre che ansie, fatiche e preoccupazioni, e tutto questo non deve mai mancare nella vita, tanto più in quella di un ragazzo o una ragazza; comprendere e seguire la nostra vocazione, il compito a cui ognuno di noi è chiamato nella vita, è assolutamente indispensabile perché l esistenza abbia senso e direzione.
Ecco, proprio per questo allora vorrei proporvi una strada, una via privilegiata su cui fare questa ricerca. San Paolo, in una lettera inviata ai suoi amici di Corinto moltissimi anni fa, la indica come la più sublime di tutte, una strada su cui è possibile aspirare alle cose più grandi che si possano immaginare e anche oltre: è la via della carità, la via dell amore.

 La carità è magnanima, benevola è la carità;
non è invidiosa, non si vanta,
non si gonfia d orgoglio, non manca di rispetto,
non cerca il proprio interesse, non si adira,
non tiene conto del male ricevuto,
non gode dell ingiustizia ma si rallegra della verità.
Tutto scusa, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta.
La carità non avrà mai fine. 

   È questo il modo in cui Dio ci ama, ed è questa la strada che possiamo percorrere per amare alla maniera di Dio. Vi sembra troppo? Il Signore ha grandi progetti per ognuno di noi, un po come un padre e una madre che sperano le cose più belle per i loro figli, e ci dà tutto ciò di cui abbiamo bisogno per realizzarli, anche se spesso noi pensiamo che non sia così e ci sentiamo incapaci, scoraggiati o non all altezza delle situazioni.
 C è un ultima cosa di cui vorrei parlarvi, un elemento indispensabile per percorrere questa strada: la gioia. Non certo quell allegria di facciata che spesso, sfoggiata anche di fronte al dolore, rasenta il ridicolo, ma quella serenità profonda di chi sa che, qualsiasi cosa possa accadere, qualsiasi atto io possa compiere, c è sempre qualcuno a cui posso rivolgermi, che mi ama infinitamente, che si prende cura di me ed è pronto in ogni istante ad allungare la sua mano e rialzarmi per riprendere insieme il cammino.
E sapete alla fine di tutto qual è la cosa più bella? Questa strada può essere intrapresa solo assieme agli altri! Non si può percorrere la via dell amore da soli e soprattutto senza avere qualcuno da amare. Così facendo anche i vostri amici capiranno che avete scoperto qualcosa di bello e, con il tempo, potrebbero chiedervi di condividerlo, concretamente e non solo con un Tweet.
Non abbiate paura di rivolgervi a Dio in ogni circostanza, di cercarlo con tutte le vostre forze.

   Il Signore è vicino!

Carpi, 25 Marzo 2012                                                                                                               

Il Vostro Vescovo,
+ Francesco Cavina

28-03-2012