Conclusione

18-09-2009


Ci siamo soffermati sulla beatitudine della purezza del cuore. Più che elencare le impurità del cuore, abbiamo individuato le vie di una purezza generosa: educarci ed educare al bene, fare della nostra vita un dono agli altri, saper scoprire il bene nel prossimo, onorare le persone rette. Nel rapporto con Dio, un atteggiamento è puro quando è generoso, disinteressato, quando stabilisce il primato dell’amore di Dio. Un cuore così ha un punto di forza e un modello da imitare in Gesù che è stato ‘mite e umile di cuore’ (Mt 11,29). Cuore puro, cuore schietto, cuore che riflette quello di Cristo: un appello per ciascuno fedele, una chiamata anche per la comunità cristiana nel suo insieme. Se sappiamo avere purezza, semplicità e trasparenza, noi non solo vedremo Dio, ma, attraverso la nostra purezza, Dio si manifesterà ai nostri fratelli.


Troviamo una forte e chiara realizzazione di tutto questo in Maria Santissima. Lei, avendo vissuto pienamente la beatitudine della purezza del cuore, gode ora della visione del Signore, che è la grande motivazione per vivere queste linee pastorali; purissima, ha meritato di contemplare, anche con il suo corpo in Paradiso, il volto del Padre, e spesso è apparsa sulla terra invitandoci a tenere gli occhi fissi su Dio. Volgiamo lo sguardo a Maria Assunta in Cielo anima e corpo, che ci mostra dove siamo diretti.


 


 


 


Carpi, 15 agosto 2009


Solennità di Maria Assunta in Cielo


+ Elio Tinti, Vescovo