Le impressioni di monsignor Cavina

Un'accoglienza che ha reso felice il Papa
27-06-2012

Ho lasciato il Papa molto soddisfatto, direi  che ha goduto per la gioia con cui è stato accolto e per gli incontri che ha avuto . Parlare con monsignor Cavina nei giorni precedenti la visita di Benedetto XVI non è stato facile, un susseguirsi di interviste e di incontri con la stampa, poi le riunioni per l organizzazione davvero una fatica che si è aggiunta alla gestione dell emergenza per il terremoto. Uno sforzo premiato da una giornata indimenticabile, riuscita sotto ogni punto di vista. Nel tragitto del ritorno racconta monsignor Cavina che ha potuto accogliere e riportare il Papa al campo sportivo di San Marino il Santo Padre era visibilmente felice e stupito, non pensava di ricevere un accoglienza così gioiosa da persone così provate dalla sciagura del terremoto. Ha apprezzato questo spirito di reazione. E stato contento del contatto con la gente, di aver parlato con i sacerdoti, con le famiglie, di aver ascoltato le loro esigenze  e le loro attese . Dalla posizione di spettatore particolarmente coinvolto il  Vescovo di Carpi ha notato un aspetto rilevante: Ho visto un incontro di cuori entrati pienamente in sintonia, che si sono profondamente capiti. La gente ha compreso quale amore ha il Papa nei loro confronti e cosa lo muove davvero: incontrare e incoraggiare. E lo hanno ricambiato con affetto ed entusiasmo . Nel poco tempo disponibile Benedetto XVI si è molto interessato della situazione, ha voluto sapere tante informazioni su come procede la situazione degli sfollati, quanti hanno perso la casa e il lavoro. In modo particolare spiega monsignor Cavina il Papa è stato impressionato dalla distruzione delle chiese che ha definito una calamità spirituale ed ha assicurato il suo sostegno per ogni sforzo che possa accelerare il ripristino dei luoghi di culto . Doveva essere una visita sobria e famigliare, per questo si è impegnato monsignor Cavina e così è stato. Ora si ricomincia da qui, non solo a Rovereto ma in tutte le comunità chiamate a rinascere.