Per celebrare, a 110 anni dalla sua nascita, la memoria liturgica del Beato Odoardo Focherini, “autentico testimone di carità”, così come lo ha definito Papa Francesco nella visita pastorale a Carpi e Mirandola del 2 aprile scorso, la Diocesi di Carpi, su indicazione del Vescovo Francesco Cavina, ha predisposto un programma di appuntamenti di carattere religioso e culturale, alcuni dei quali in collaborazione con l’Azione Cattolica Diocesana nell’ambito della FestAc. La tradizionale Veglia di Pentecoste prenderà il titolo si “Beatitudine e Testimonianza. Beati i perseguitati per causa della giustizia, perché di essi è il regno dei cieli”. Sarà celebrata in Cattedrale sabato 3 giugno alle 19, presieduta da monsignor Rino Bottecchi ed animata, come da tradizione, dalla Consulta Diocesana delle Aggregazioni Laicali. La Solennità di Pentecoste dovrà rappresentare il collegamento tra la forza e la grazia dello Spirito Santo che, effuso alla comunità come sorgente di martirio, segnerà l’inizio di una nuova stagione: quella della testimonianza e della fraternità, ovvero della “santità di tutti i giorni”. A tale riguardo sarà cura della Consulta, con il supporto dell’Ufficio Liturgico, del Gruppo di lavoro del Beato Focherini, dei Neocatecumenali che cureranno i canti, dei giovani dell’Agesci e dell’Azione cattolica, evidenziare l’importanza dei segni: accensione del fuoco sul sagrato della Cattedrale e benedizione; accensione delle lampade ed entrata in chiesa con la reliquia del Beato; accensione del cero pasquale, processione finale per la collocazione del reliquiario – inizialmente predisposto sull’altare unitamente ad un addobbo floreale e ad una vela – presso la quarta cappella di destra, di San Valeriano. Ai fedeli partecipanti verrà distribuito un libretto che riporterà, oltre ai vari momenti del rito (canti, letture, segni), una foto e la descrizione della reliquia, costituita dalla fede nuziale, saldamente ancorata ad una croce, che il giovane Odoardo ricevette da Maria Marchesi nel 1930, quale impegno di amore eterno nel giorno del matrimonio. Tutto ciò per riassumere nelle sue forme la vita, la fede e il martirio del Beato, nonché per evidenziare “la bellezza dell’amore coniugale”, che apre la strada dell’impegno e della corresponsabilità non solo agli sposi ma a tutta la comunità. Durante la funzione si alterneranno tre testimonianze – di cui una prettamente biografica – riportate dai nipoti. Martedì 6 giugno, alle 18.30, in occasione del 110° anniversario della nascita del Beato, il nostro Vescovo presiederà, sempre in Cattedrale, la Santa Messa.
Nadia Lodi Gherardi
Consulta Diocesana Aggregazioni Laicali