Assemblea Diocesana di Azione Cattolica

Il 27 ottobre, nella parrocchia di Limidi, per riflettere insieme su “una Chiesa che si lascia rinnovare”

Domenica 27 ottobre, dalle 15, ospite della parrocchia di San Pietro in Vincoli di Limidi, l’Azione Cattolica, in modo unitario, si ritrova per celebrare l’assemblea diocesana.

Interverrà Adelaide Iacobelli, segretaria nazionale del Msac (Movimento Studenti di Azione Cattolica). Prendendo spunto dalla lettera pastorale consegnataci dal Vescovo Erio la nostra riflessione si concentrerà sul tema specifico di “Una Chiesa che si lascia rinnovare” (CV 24) e tenterà, in vista del rinnovo delle responsabilità associative di febbraio prossimo, di intuire quali siano i punti sui quali il contributo dell’associazione al cammino diocesano può essere più sostanziale e su quali dinamismi e attività dobbiamo invece cambiare rotta e convertire il senso e la direzione del nostro cammino (cfr. Lettera Pastorale E camminava con loro). Viviamo questo tempo come una grazia, come un invito a incontrare le persone e a lasciarci interpellare dalla realtà nella quale viviamo e nella quale riconosciamo la bellezza della complessità senza semplificazioni che la riducano a schemi e stereotipi. Questo ci induce a leggere la realtà nelle sue molteplici manifestazioni: diversità di pensiero, varietà di culture, forza e fragilità delle relazioni, risorse e criticità dei territori. Di tutto questo siamo chiamati a cogliere la ricchezza, le intuizioni e i segni dei tempi per saper agire con spirito di discernimento. La missione non è un’incursione temporanea, ma un’immersione nel mondo che si nutre di desiderio, di stupore, di fiducia e di speranza. Dobbiamo farci trovare lì dove le persone abitano, lavorano, studiano, giocano, soffrono.

La missione è il frutto maturo che spinge ad accogliere anche chi non conosciamo, con il sincero desiderio di riscoprire la bellezza dell’essere comunità. Questo è il tempo per chiederci non tanto “chi siamo?”, quanto “per chi siamo?”; a questa domanda possiamo dare risposta mettendoci a servizio della realtà e del territorio in cui siamo radicati. Papa Francesco ci ha ricordato che “la missione non è un compito tra i tanti nell’Azione Cattolica, è il compito”. Siamo chiamati a vivere il tempo della prossimità come antidoto alla “globalizzazione dell’indifferenza”, come ci ricorda il Santo Padre. Farsi prossimi all’altro per ascoltare i problemi e i bisogni, le attese e le speranze di chi come noi vive la quotidianità della vita. Farsi prossimi per accogliersi e condividere un tratto di strada insieme, come “fratelli in umanità”, al di là di ogni appartenenza, fede, cultura, perché l’essere uomini ci accomuna.

Farsi prossimi è il passo necessario per essere comunità; per aiutare le persone a stare dentro le fatiche del vivere, che spesso generano situazioni di solitudine e smarrimento. È tempo di promuovere la cultura della fraternità, anche se questa sembra essere oggi una parola diffi cile che può generare sentimenti di chiusura, in quanto unica via percorribile per costruire una società capace di futuro. La fraternità, sebbene da sempre carattere essenziale della vita ecclesiale, si ritrova ad essere “la nuova frontiera del cristianesimo”, una frontiera che non è un confine ma l’orizzonte che ci orienta. L’immagine di questo orizzonte ci invita ad uscire fuori dagli schemi consolidati e dagli equilibri rassicuranti, andando incontro soprattutto agli ultimi. Questo è il tempo per chiederci che cosa vogliamo costruire insieme agli altri.

Occorre mantenere alto il coraggio di stare dentro le situazioni ordinarie della vita, dentro le istituzioni, le nostre famiglie, le nostre comunità, con il desiderio di costruire per il bene di tutti. A volte corriamo il rischio di un atteggiamento disfattista che pensa che costruire sia una fatica inutile. Altre volte ci lasciamo prendere da una sorta di efficientismo, con la pretesa di raggiungere un risultato ad ogni costo. Altre volte ancora pensiamo sia più semplice delegare a qualcuno il compito di affrontare i problemi, di cambiare le situazioni. Come laici di Ac, riteniamo sia sempre più urgente non stare a guardare, ma continuare ad agire dentro i contesti in cui viviamo con speranza, pazienza, collaborazione, creatività.

Presidenza Diocesana di Azione Cattolica

Via Limidi 114441019 Soliera Emilia-Romagna Italia