Celebrato a Vallalta l’ingresso del nuovo parroco, padre Tommaso Sochalec

 “Celebro questa messa per voi, per tutti i miei nuovi parrocchiani”

Con la premura di chi ha profondamente a cuore il “piccolo gregge” che gli viene affidato, padre Tommaso Sochalec ha applicato questa intenzione alla messa di domenica 20 ottobre, durante la quale si è insediato come parroco di Vallalta.

Al suo fianco, all’altare, il predecessore, don Marek Konieczny, e i confratelli dell’Oratorio di San Filippo Neri, don Andrea Kielbasa e il diacono Matteo Franzoi. Gremita la chiesa di Santa Maria Bianca, dove, insieme ai fedeli vallaltesi, fra cui il sindaco di Concordia, Luca Prandini, erano presenti numerosi parrocchiani di San Marino. A presiedere il rito di ingresso del nuovo parroco l’amministratore apostolico Erio Castellucci, che ha ringraziato i due sacerdoti avvicendatisi alla guida della comunità per la disponibilità dimostrata in questo passaggio. “Non è mai facile salutare una parrocchia e andare in un’altra, l’ho provato anch’io diverse volte – ha affermato -, però siamo tutti dentro la Chiesa e il rinnovamento della vita delle comunità cristiane comporta a volte anche il cambio di pastore. Noi guardiamo avanti con fiducia, padre Tommaso fa parte della comunità nascente dei Padri dell’Oratorio di San Filippo Neri, quindi la sua presenza sarà anche un modo per favorire ulteriormente l’unità pastorale con Concordia. Credo che dobbiamo vivere questo momento con rendimento di grazie e non dare mai per scontato che ci siano dei nuovi pastori – ha aggiunto -.

E’ una constatazione, purtroppo non abbiamo sacerdoti sufficienti per il numero delle comunità. Tuttavia, ringraziamo il Signore perché nella nostra Diocesi di Carpi c’è una vivacità da questo punto di vista e chiediamo a Lui per don Marek, che stasera farà il suo ingresso a San Marino, e per padre Tommaso il dono dello spirito del buon pastore”. Una fiducia nel guardare avanti, fondata sulla fede in Cristo, che ha richiamato anche il diacono Daniele Pavarotti nell’omelia, soffermandosi sulla frase finale di Gesù nel Vangelo: “ma il Figlio dell’uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?”. “Sappiamo che spesso il cambio del parroco, se ha svolto bene la sua missione, e così è stato per don Marek e padre Tommaso, può generare dei mal di pancia nella comunità parrocchiale. Ma, soccorsi dalla parola di Dio, possiamo affrontare questo cambiamento con ritrovata serenità: Signore Gesù è in te che abbiamo posto, poniamo e porremo anche in futuro la nostra fiducia perché tu solo hai parole di vita eterna!

Signore ti lodiamo e ti siamo grati perché in don Marek ci hai dato un pastore buono e fedele. Grazie per padre Tommaso in lui vediamo la mano della tua provvidenza. Se queste parole prenderanno forma nella nostra vita – ha concluso il diacono Pavarotti – potremo rispondere a Gesù, che fra pochi minuti si renderà fisicamente presente nell’Eucaristia: vieni, Signore, perché in questo piccolo pezzo di terra puoi ancora trovare la fede!”. Ed è allora alla luce di un abbandono fiducioso nelle mani di Dio che, in conclusione alla messa, padre Tommaso ha invitato l’assemblea a “leggere” il suo ministero a Vallalta. “Arrivo qua da voi con grande riconoscenza verso il Signore – ha affermato il nuovo parroco -. Infatti, non sono stato io a decidere, né il Vescovo, ma il Signore stesso. Se crediamo davvero che al timone della barca che è la Chiesa c’è Gesù, allora non dobbiamo preoccuparci di niente perché anche dal più grande male Lui riesce a trarre il bene. In Polonia abbiamo un detto: il diavolo non è così tremendo come lo dipingono.

Quindi – ha aggiunto con una battuta – non preoccupatevi, anche se avete sentito chissà cosa su quel padre Tommaso, vedrete che faremo insieme un bel pezzo di cammino!”. Ringraziando gli amici di San Marino per “il tanto bene che mi hanno voluto”, don Marek “per la strada che ha preparato”, e i parrocchiani vallaltesi per l’accoglienza e l’aiuto nel trasloco – “per fortuna, ho pochi mobili, non come don Marek…” ha scherzato – padre Tommaso ha invitato tutti domenica 10 novembre, alle 11, alla messa che celebrerà come ringraziamento per i suoi dieci anni di sacerdozio. “Mi affido alle vostre preghiere, io credo tanto alla preghiera di intercessione. Mi basta un po’ di apertura del vostro cuore e vedrete – ha ribadito – che faremo insieme al Signore delle cose meravigliose”

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