Don Marek Konieczny si è insediato nella parrocchia di San Biagio.

Il benvenuto dei parrocchiani

Il momento in cui riprendiamo la valigia della nostra vita per rimetterci in cammino è un tempo di grande espressione di fede”

Si è tenuta nella serata di domenica 20 ottobre, presso il Santuario della Madonna dei Ponticelli, la solenne celebrazione eucaristica alla presenza del Vescovo don Erio Castellucci per il passaggio di consegne tra padre Tommaso Sochalec, parroco uscente, e don Marek Konieczny, che ha fatto il suo ingresso alla guida della comunità di San Marino. Alla liturgia, solennemente animata dal coro parrocchiale, hanno partecipato i tanti fedeli di San Marino e Vallalta, ai quali il Vescovo Erio ha ricordato che, alla commozione per questo avvicendamento, si deve far spazio alla gioia per avere un pastore, pensando alle parrocchie dove ciò non è più possibile.

Monsignor Castellucci ha rivolto, al riguardo, un ringraziamento particolare alla Chiesa Polacca che continua ad inviarci in aiuto i propri sacerdoti. Il cambio del parroco, soprattutto se avviene dopo poco tempo, è un evento che suscita sempre grande trepidazione e rappresenta un momento particolarmente delicato non solo per la vita di una comunità, ma anche per il sacerdote stesso che sente la fatica del distacco e tutto ciò che ne comporta; una situazione che richiede, da parte di tutti, un supplemento di preghiera e una rinnovata disponibilità all’accoglienza, al dialogo, alla stima reciproca, all’apertura al nuovo. A volte si paragona il rapporto tra il parroco e la sua comunità al matrimonio e la Chiesa ci insegna che il matrimonio è un sacramento indissolubile… ma l’idea di una parrocchia come realtà “chiusa” non rispecchia il senso ecclesiale al quale devono essere formati tutti i presbiteri. Accettare e sostenere la collaborazione pastorale è segno di conversione e immagine di una comunità viva che abbatte i muri e spalanca le porte. La collaborazione obbliga al dialogo e al confronto. S’inizia di nuovo!

È ora d’andare! Il cammino che il Signore ci ha preparato non sempre ci è noto ma è semplice come quello di Giovanni e Andrea, di Simone e Filippo, quando hanno iniziato a seguire Cristo; partire è sempre un lasciare, ma è anche apertura cosciente all’opera di Dio attraverso l’incontro con le persone che Egli mette sul nostro cammino: uno semina, un altro raccoglie, ma è Dio che fa crescere e germogliare! E’ Gesù che ci ordina di andare come fece con i discepoli delusi, scoraggiati ed amareggiati dopo la sua dipartita, per continuare la Sua missione senza tristezza o senso di obbligo e privazione: è una scelta libera, che ogni presbitero fa al momento della sua ordinazione per portare a tutti indistintamente la “buona novella”. A Padre Tommaso la comunità di San Marino ha espresso il suo sentito ringraziamento per quanto fatto durante il suo ministero. Grazie a lui, la nostra comunità si è incamminata ancora di più lungo “la buona strada”, che porta alla collaborazione, al rispetto e all’accoglienza, siamo diventati una comunità matura e responsabile, capace di vivere serenamente e di crescere ulteriormente. Ai fedeli presenti l’invito a non perdersi in inutili paragoni che fanno male al cuore e in frasi come “abbiamo sempre fatto così”, in quanto siamo tutti diversi ed è proprio questa diversità che ci arricchisce l’un l’altro e ci rende unici agli occhi del Signore che ci conosce per nome.

Don Marek nella sua omelia, collegandosi al Vangelo del giorno, ha posto la stessa domanda ai parrocchiani di San Marino: “ma il figlio dell’uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?”. Un invito alla preghiera come espressione di fede e a non giudicare per nessun motivo la preghiera di un altro. Forse anche un sottile e delicato invito alla nostra comunità a far sì che anche lui possa trovare da parte nostra amore e fiducia nel suo ministero. A don Marek, che ha espresso il suo “sì” e che ha ricordato che ovunque è stato mandato si è sforzato di fare un buon lavoro e altrettanto cercherà di fare a San Marino, la comunità parrocchiale ha manifestato il suo caloroso benvenuto: “Da oggi e sino a quando il Signore non ci serberà altri progetti, saremo la tua famiglia e tu il nostro nuovo pastore, sacerdote ‘fi dei donum’, dono della fede, e come tale vogliamo impegnarci ad accoglierti nella nostra comunità”.

A lui infine la dedica della “preghiera per il parroco” di Paolo VI:

Fa che sia per noi amico, maestro, medico, padre./ Dagli idee chiare, concrete, possibili/a lui la forza di attuarle, a noi la generosità nella collaborazione./ Fa che ci guidi con l’amore, con l’esempio, con la parola, con le opere./ Fa che in lui vediamo, amiamo e stimiamo Te./ Che non si perda nessuna delle anime che gli hai affi dato./ Salvaci insieme con lui”.

Rosa Coppola

Parrocchia di San Biagio in San Marino

Via Chiesa di San Marino 10 Carpi Emilia-Romagna Italia