Messe con fedeli

Presto le disposizioni in un manifesto comune per tutte le parrocchie

“La nostra diocesi, in accordo con le altre Chiese della Regione e sulla base del protocollo del 7 maggio u.s. firmato dal Governo e dalla Cei, sta predisponendo le indicazioni per la ripresa delle celebrazioni eucaristiche con il popolo di Dio.

In particolare è in corso di elaborazione il modello di “manifesto”, richiesto dal Protocollo stesso, da porre all’ingresso delle chiese, che poi ciascuna parrocchia dovrà adattare in base ai propri spazi liturgici (interni ed esterni), alle possibilità di areazione, di sanificazione e di servizio d’ordine e alla frequenza delle celebrazioni stesse.

Il materiale, che riguarderà specialmente le celebrazioni domenicali e festive, sarà inviato ai sacerdoti giovedì prossimo, 14 maggio, dopo un passaggio al consiglio presbiterale diocesano, in modo che già dal prossimo fine settimana sia possibile iniziare ad informare i fedeli in vista della ripresa, domenica 24 maggio.

Il vicario generale monsignor Ermenegildo Manicardi


Norme per le celebrazioni con il popolo

Firmato un Protocollo con il Governo sulle misure da adottare

Notizie dal SIR –>

È stato firmato il 7 maggio il Protocollo che permetterà la ripresa delle celebrazioni con il popolo. Il testo giunge a conclusione di un percorso che ha visto la collaborazione tra la Conferenza episcopale italiana, il Presidente del Consiglio, il Ministro dell’Interno – nello specifico delle articolazioni, il Prefetto del Dipartimento per le Libertà civili e l’Immigrazione, Michele di Bari, e il Capo di Gabinetto, Alessandro Goracci – e il Comitato Tecnico-Scientifi co. Nel rispetto della normativa sanitaria disposta per il contenimento e la gestione dell’emergenza epidemiologica da SARS-CoV-2, il Protocollo indica alcune misure da ottemperare con cura, concernenti l’accesso ai luoghi di culto in occasione di celebrazioni liturgiche; l’igienizzazione dei luoghi e degli oggetti; le attenzioni da osservare nelle celebrazioni liturgiche e nei sacramenti; la comunicazione da predisporre per i fedeli, nonché alcuni suggerimenti generali. Nel predisporre il testo, precisa la nota, “si è puntato a tenere unite le esigenze di tutela della salute pubblica con indicazioni accessibili e fruibili da ogni comunità ecclesiale”. Il Protocollo – firmato dal presidente della Cei, card. Gualtiero Bassetti, dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e dal ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese – entrerà in vigore da lunedì 18 maggio. “Il Protocollo è frutto di una profonda collaborazione e sinergia fra il Governo, il Comitato Tecnico- Scientifico e la Cei, dove ciascuno ha fatto la sua parte con responsabilità”, ha evidenziato il card. Bassetti, ribadendo l’impegno della Chiesa a contribuire al superamento della crisi in atto. “Le misure di sicurezza previste nel testo – ha sottolineato il presidente Conte – esprimono i contenuti e le modalità più idonee per assicurare che la ripresa delle celebrazioni liturgiche con il popolo avvenga nella maniera più sicura. Ringrazio la Cei per il sostegno morale e materiale che sta dando all’intera collettività nazionale in questo momento difficile per il Paese”. “Fin dall’inizio abbiamo lavorato per giungere a questo Protocollo – ha concluso il ministro Lamorgese -: il lavoro fatto insieme ha dato un ottimo risultato. Analogo impegno abbiamo assunto anche con le altre Confessioni religiose”.

Riccardo Benotti

Altri suggerimenti

Il protocollo di intesa si conclude (al punto 5) con alcuni suggerimenti di cui è opportuno tenere conto nella fase di applicazione delle disposizioni e in attesa del “manifesto” a cui fa riferimento nella nota del Vicario Generale.

5.1. Ove il luogo di culto non è idoneo al rispetto delle indicazioni del presente Protocollo, l’Ordinario del luogo può valutare la possibilità di celebrazioni all’aperto, assicurandone la dignità e il rispetto della normativa sanitaria.

5.2. Si ricorda la dispensa dal precetto festivo per motivi di età e di salute.

5.3. Si favoriscano le trasmissioni delle celebrazioni in modalità streaming per la fruizione di chi non può partecipare alla celebrazione eucaristica.