I gonfaloni colorati dei comuni di Carpi, Rolo, Concordia, San Possidonio, Mirandola e Castelleone, nonché dell’aeronautica e dell’associazione nazionale bersaglieri, hanno accompagnato la celebrazione che si è tenuta domenica 3 luglio, a conclusione dei festeggiamenti per i 400 anni dalla morte di San Bernardino Realino. Partendo dal Foro Boario, il Vescovo monsignor Francesco Cavina ha guidato la processione con la reliquia del Santo compatrono di Carpi, fino alla chiesa a lui intitolata. Qui si è stata celebrata la Santa Messa, alla presenza di numerose autorità civili, tra cui il sindaco e alcuni assessori di Carpi, nonché i sindaci delle città in cui San Bernardino Realino ha esercitato la sua attività di podestà e magistrato, tra cui in particolare Castelleone (Cremona) e Felizzano (Alessandria).
“Oso provare a dire quali valori proporrebbe San Bernardino Realino se vivesse oggi – ha affermato monsignor Cavina nell’omelia -. Sicuramente sarebbe felice per le tante trasformazioni positive che avvengono sotto ai nostri occhi. Tuttavia, penso che ricorderebbe anche che una società, per essere veramente libera, deve favorire i valori che garantiscano il bene supremo di tutto l’uomo perché non ogni cambiamento serve per la costruzione di un mondo più umano e più giusto. Ai politici qui presenti e a tutte le persone impegnate nella vita politica – ha sottolineato il Vescovo – vorrei augurare di non risparmiare forze nell’edificare una società che circondi di particolare cura la famiglia, la vita umana, l’educazione della giovane generazione, che rispetti il diritto al lavoro, che veda gli essenziali problemi delle nostre comunità e che siano sensibili ai bisogni dell’uomo concreto, specialmente di quello povero e debole”.
Il testo integrale dell’omelia del Vescovo è scaricabile qui sotto e nella sezione Documenti del sito.