Memoria e preghiera: il 2 novembre la Chiesa commemora i fedeli defunti

Le celebrazioni in Diocesi

Il 2 novembre, come ogni anno, ricorre il giorno della Commemorazione dei defunti. Si tratta di una festività cristiana le cui origini sono molto antiche, votata al ricordo e alla celebrazione dei morti. La tradizione vuole che si visitino i cimiteri e si portino fi ori sulle tombe dei propri cari, nonché si preparino dolci appositamente dedicati a tale ricorrenza. Il culto dei morti è presente un po’ in tutte le culture, e ha a che fare molto di più con le tradizioni folcloriche che con la religiosità, ed è perciò maggiormente legato alle “superstizioni” popolari. La festa venne istituita intorno al secolo XI, in un periodo storico particolare, in cui la Chiesa si preoccupava di cristianizzare molte tradizioni popolari, fra cui anche il culto dei morti; nel caso specifico, infatti, esso venne istituito nel territorio di Cluny fra il 1024 e il 1033, divenendo ben presto una delle festività più sentite della cristianità. E fra le tradizioni popolari legate ai defunti e, in generale, al mondo dell’aldilà, ricordiamo alcune delle quali in epoca medievale erano diffusissime. Il culto dei morti ha legami e con il culto degli antenati basato invece sull’idea che i membri defunti di una famiglia veglino sui propri discendenti e siano in grado di influire positivamente o negativamente sul loro destino. E’ evidente l’importanza antropologica del culto degli antenati e il suo estendersi a forme religiose come quella della Commemorazione dei Defunti. L’amore e il culto dei nostri cari defunti diviene allora un fare memoria del bene ricevuto, dei doni riversati nelle nostre esistenze, attraverso la loro vita. Ricordarsi dei nostri cari, degli amici o di quanti hanno lasciato tracce profonde in noi, perché sono passati beneficandoci, è la realtà più naturale e più diffusa nel mondo. La loro memoria ci apre alla preghiera di intercessione: essi sono già in Dio il quale conosce la loro santità di vita. Noi sappiamo che essi sono nell’Amore e attendono di partecipare alla resurrezione finale attraverso la quale saremo tutti nel Signore. Guardare con affetto e memoria grata ai nostri cari defunti non deve fermarci  a un ricordo nostalgico del passato, ma deve animare l’oggi nella speranza certi che la loro presenza ci accompagna e il loro esempio illumina la nostra esistenza. La loro vita diviene eredità preziosa da non sciupare, ma da accogliere e ritradurre in vita e in sapienza. Riferirci ai nostri morti è aprire uno squarcio di eternità, una piccola storia di santità impressa in noi e nel mondo, in quella comunione dei Santi che ci riunisce tutti in un unico corpo che è la Chiesa. Pregando per loro noi siamo invitati a porci le domande sulla vita e sulla morte, a chiarificare le ragioni del nostro vivere per dare significato al nostro morire. Se non siamo superficiali, il legame coi defunti diviene provocazione, accesso a una profondità di vita che va oltre i legami naturali e parentali e si schiude a una fraternità  universale. Essi ci dicono che non siamo soli: loro ci hanno preceduti e ci attendono. Ci hanno indicato la via e ci orientano verso quella beatitudine riservata agli amici di Dio. Loro assumono la funzione di mediatori, rafforzando la nostra fragile fede e aprendoci a una carità operosa. In questi giorni nei quali il legame con le persone care che ci hanno lasciato si fa intenso, la loro assenza tinge di una velata nostalgia l’esistenza, rimaniamo ancorati alla bellezza del loro ricordo e della loro testimonianza. Il tempo scorre velocemente come un soffi o di vento che tutto porta con sé. Ciò che rimane è l’amore, la via di santità per tutti, ciò che durerà per sempre. Per te, per noi, si possa dire al termine della vita: noi abbiamo creduto all’Amore!
 
LE CELEBRAZIONI IN DIOCESI
 
CIMITERO DI CARPI
Sante Messe per i defunti
Mercoledì 1 novembre
Solennità di Tutti i Santi presso la chiesa del cimitero urbano di Carpi, Santa Messa alle 10.30, preceduta alle 10 dal Rosario.
Giovedì 2 novembre
Commemorazione dei fedeli defunti
Sempre nella chiesa del cimitero, saranno celebrate le Sante Messe per i defunti delle parrocchie: alle 9, Cibeno e San Giuseppe Artigiano; alle 10, San Nicolò e San Bernardino Realino; alle 11, Cattedrale e San Francesco; alle 12, Corpus Domini e Quartirolo. Alle 15.30, presso la chiesa del cimitero urbano, Santa Messa presieduta dal Vescovo Francesco Cavina, in cui saranno ricordati in particolare tutti i Vescovi defunti della Diocesi di Carpi. A seguire, benedizione delle tombe
 
MIRANDOLA
Giovedì 2 novembre alle 10.30, presso il cimitero urbano, sarà celebrata la Santa Messa. A seguire, la benedizione delle tombe.
 
NOVI
Giovedì 2 novembre, alle 10, sarà celebrata la Santa Messa presso il cimitero.
 
CONCORDIA
Giovedì 2 novembre sarà celebrata la Santa Messa alle 9.30 e alle 18.30 nella chiesa parrocchiale e alle 11.15 nella cappella del cimitero. Alle 16, nella chiesa parrocchiale, Via Crucis.
 
SAN POSSIDONIO
Presso il cimitero, sarà celebrata la Santa Messa mercoledì 1 novembre alle 16 e giovedì 2 novembre alle 10, 11 e 15.30 (quest’ultima seguita dal Rosario e dalla benedizione delle tombe).
La Schola Cantorum della Cattedrale animerà con i canti la Santa Messa che sarà presieduta dal Vescovo Francesco Cavina mercoledì 1 novembre, alle 10.45, nella Cattedrale di Carpi.