Sabato 4 e domenica 5 giugno si terrà il campo invernale organizzato dal settore adulti dell’Azione Cattolica di Carpi in collaborazione con l’Azione Cattolica di Modena-Nonantola. Al centro sarà il tema “Giustizia e dignità. ‘Sono forse io il custode di mio fratello?’”, con un approfondimento sul tema delle carceri e degli abusi nella Chiesa. Questo in sintesi il programma.
Sabato 4 febbraio, presso la Sala Duomo a Carpi (via Duomo 2), alle 15.30, “Non c’è giustizia senza dignità – Percorsi per una trasformazione sociale”, interverrà Francesco M. Castelli, giurista e professore di Diritto comparato all’Università degli studi di Milano e vice presidente associazione “Sulle Regole”.
Domenica 5 febbraio, presso la parrocchia di Gesù Redentore a Modena (via Da Vinci 270), alle 10.30, Caffè di benvenuto. A seguire “Carcere, dignità e giustizia”, interverrà Stefano Anastasia, ricercatore di filosofia e sociologia del diritto all’Università di Perugia e co-autore del libro “Abolire il carcere. Una ragionevole proposta per la sicurezza dei cittadini”. Alle 13, pranzo comunitario (prenotazione obbligatoria: Agnese Bulgarelli 346 9606725, settoreadulti@accarpi.it). Alle 15, “La tutela delle vittime degli abusi nella Chiesa”, con gli interventi di Alvise Armellini, giornalista e co-autore del podcast “La Bomba” e don Gottfried Ugolini responsabile per le diocesi del Triveneto del servizio per la tutela dei minori e delle persone vulnerabili. Alle 17.30, Santa Messa.
L’equipe adulti che ha scelto il tema del campo invernale, come spiegano i consiglieri diocesani adulti, don Carlo Bellini e don Basile Bitangalo, “si è interrogata sul legame che esiste tra dignità e giustizia e su come questi due valori possono coesistere in ambiti così difficili e disarmanti come carcere e abusi nella Chiesa. Il nostro percorso per quanto breve non vuole avere la pretesa di trovare soluzioni, né tanto meno di fare inchieste o trovare/ giudicare colpevoli nell’istituzione (per quanto riguarda il carcere) e nella Chiesa (per gli abusi). Vuole piuttosto generare in noi delle domande e spegnere l’indifferenza che si genera se le cose non ci toccano da vicino”. L’invito a partecipare è rivolto a tutte le persone interessate.
Azione Cattolica Diocesana