Martiri, giusti, testimoni, uomini e donne di fedi e culture diverse accomunati dall’avere risposto con speranza, fortezza fino al dono di sè alla violenza e al male che hanno incontrato nella loro vita: sono i sedici profili che hanno scandito le tappe della veglia interculturale e interreligiosa che si è svolta sabato 10 giugno a Fossoli per ricordare il decennale della beatificazione di Odoardo Focherini.
Nel momento introduttivo è stato il teologo Brunetto Salvarani a sottolineare la scelta della chiesa di Carpi di connotare con un’intonazione interreligiosa ed ecumenica il momento celebrativo dedicato alla figura di Odoardo Focherini, così da rendere ancora più attuale la testimonianza di vita del martire carpigiano. Circa duecento persone hanno partecipato alla veglia, alla presenza del cardinale Marcello Semeraro e del vescovo Erio Castellucci, organizzata da un gruppo di lavoro coordinato dalla segreteria del Consiglio Pastorale Diocesano che ha coinvolto Azione Cattolica e Agesci, e ha collaborato con Fondazione Fossoli e Consulta per gli stranieri. Il cammino dal centro della frazione di Carpi è terminato all’interno all’ex campo di concentramento, luogo di morte ma anche di rinascita, qui ci sono state le riflessioni conclusive delle autorità intervenute.
Nel corso della serata del 9 giugno, in occasione dell’iniziativa “La lunga notte delle chiese”, in Cattedrale è stata presentata la figura del Beato Odoardo Focherini dando spazio alle parole e alla musica, all’ascolto e alla meditazione, grazie ai testi selezionati da Maria Peri e letti da Daniela, Francesco, Linda e Giulia con il contributo musicale dei brani proposti dal Corpo Bandistico Città di Carpi diretto dal maestro Pietro Rustichelli.