Monsignor Francesco Cavina ha nominato don Dario Smolenski assistente spirituale delle case protette Tenente Marchi, Il Quadrifoglio, Il Carpine. “L’assistenza spirituale agli anziani degenti presso le strutture presenti in città è sempre più necessaria al fine di sostenere nella fede e nei valori cristiani i fratelli anziani e coloro che, per difficoltà fisiche e mentali, sono costretti a trascorrere il loro tempo nei centri di assistenza – ha osservato il Vescovo -. Desidero assicurare tale servizio alle case protette di Carpi e in don Dario ho riconosciuto le doti per adempiere al meglio a questo incarico pastorale che comporta la celebrazione della Santa Messa feriale, la Santa Messa festiva, il sacramento della Riconciliazione, l’incontro con il personale addetto all’assistenza e con i famigliari degli ospiti”.
L’altro incarico affidato a don Dario Smolesnski riguarda la responsabilità della formazione dei lettori e degli accoliti. “La sensibilità e la disponibilità per l’edificazione di una Chiesa tutta ministeriale si è manifestata in vari modi, soprattutto attraverso la valorizzazione e la moltiplicazione dei diversi doni di grazia dispensati dall’unico Spirito – spiega monsignor Cavina -, in particolare con l’accoglienza graduale e sapiente del Diaconato permanente e dei Ministri istituiti. A don Dario l’impegno di sviluppare questa bella e grande realtà della nostra Chiesa, in modo omogeneo su tutto il territorio della Diocesi e affinché non si perda con il tempo lo slancio e l’energia dello Spirito che le ha dato inizio”.
L’altro incarico affidato a don Dario Smolesnski riguarda la responsabilità della formazione dei lettori e degli accoliti. “La sensibilità e la disponibilità per l’edificazione di una Chiesa tutta ministeriale si è manifestata in vari modi, soprattutto attraverso la valorizzazione e la moltiplicazione dei diversi doni di grazia dispensati dall’unico Spirito – spiega monsignor Cavina -, in particolare con l’accoglienza graduale e sapiente del Diaconato permanente e dei Ministri istituiti. A don Dario l’impegno di sviluppare questa bella e grande realtà della nostra Chiesa, in modo omogeneo su tutto il territorio della Diocesi e affinché non si perda con il tempo lo slancio e l’energia dello Spirito che le ha dato inizio”.