Com. St.044 del 2 maggio 2014 – Lutto per la Comunità Francescana di San Nicolò

Lutto per la Comunità Francescana di San Nicolò


e per la Diocesi di Carpi


 E’ morto padre Egidio Catellani, per oltre cinquant’anni missionario


in Cina e Papua Nuova Guinea


 


 


 


Si è spento mercoledì 30 aprile, all’età di 91 anni, nel convento di San Nicolò a Carpi padre Egidio Catellani. Si trovava nella comunità francescana di Carpi dal 2000, di ritorno nella sua città natale e accanto ai suoi familiari dopo oltre cinquant’anni di esperienze missionarie prima in Cina e poi nella lontanissima Papua Nuova Guinea. Le esequie di padre Catellani si sono svolte nel pomeriggio di venerdì 2 maggio alla presenza di monsignor Francesco Cavina, vescovo di Carpi e del Provinciale dei Frati Minori padre Bruno Bartolini . Padre Catellani è stato un pioniere della missione, ha portato davvero il Vangelo fino agli estremi confini della terra. Coraggioso tanto da mettere a repentaglio più volte la propria vita per i disagi affrontati, infaticabile lavoratore, il suo impegno insieme ai confratelli francescani è stato determinante per la nascita e la crescita della giovane chiesa in Papua Nuova Guinea.


 


 


 


Padre Egidio Catellani era nato a Carpi il 29 febbraio 1923. Entra fin da bambino in un collegio francescano e crescendo matura la sua vocazione alla sequela di Gesù seguendo il carisma di San Francesco d’Assisi. Emette la professione solenne nel ’44 e riceve il presbiterato a Bologna nel ’46. In lui si fa subito strada l’ispirazione di occuparsi dei più poveri attraverso la missione ad gentes che lo porta nel 1947 in Cina. Dopo poco tempo di lavoro entusiasta, con l’avvento della rivoluzione maoista inizia la persecuzione della Chiesa e dei cattolici. Costretto ad abbandonare la Cina nei primi anni ’50, padre Egidio scelse un altro paese di frontiera, dopo aver trascorso un breve periodo in Australia, riceve l’incarico di iniziare una nuova missione in Papua Nuova Guinea. In quasi cinquant’anni di apostolato ha fondato numerose parrocchie e fiorenti comunità cattoliche. Nonostante le precarie condizioni di salute è rimasto a servizio della chiesa e della popolazione della Papua Nuova Guinea fino al 2000. Dopo il rientro in Italia è stato accolto nella comunità francescana del convento di San Nicolò di Carpi.