Viviamo il presente come un dono
Campo Giovanissimi
Il fuoco del falò al centro del giardino di Giarola, sull’Appennino reggiano, è ormai spento, sono finiti i canti della buonanotte dell’ultima sera, la casa è pulita ed in ordine e su tutto quel verde è calato il silenzio. Questo campo GG (Giovanissimi) 2022 ha insegnato a tutti che quando c’è armonia nel gruppo ogni attività diventa perfetta; ed ora sì, a casa, non resta che avere un po’ di malinconia per quei momenti speciali passati insieme. La partenza da Concordia è avvenuta come di consueto la quarta settimana di agosto, domenica 21. Già sapevamo quello che ci attendeva: una casa con spazi interni molto ridotti, fatto che, per un gruppo di sessanta persone, quaranta ragazzi e venti tra educatori, “sguatteri”, e cuochi, complica non poco le cose. Fortunatamente il gruppo ha capito immediatamente come vivere al meglio, cioè stando fuori, dove ad accoglierlo vi era un mare di verde bosco.
Ogni attività è venuta alla perfezione, partendo dai giochi, passando per gli incontri e i pasti, e concludendo con una serata finale piena di emozioni. Menzione particolare agli splendidi incontri di quest’anno che ruotavano attorno alla concezione della bellezza, in un’ottica del tutto diversa dal solito, dalla quale i ragazzi sono rimasti molto colpiti.
Il gruppo educatori è stato capace di creare uno spirito di collettività molto unito, che si può vedere sia dai numeri sia dalla voglia di ritrovarsi dopo il campo, una volta a casa. Questo è frutto tanto dell’impegno costante che gli educatori mettono in quello che fanno, quanto della volontà dei ragazzi di ascoltare ed essere presenti. Dopotutto se per tutto l’anno agli incontri settimanali vengono di media venticinque ragazzi (numeri decisamente alti rispetto agli standard) è impossibile che il campo venga in maniera diversa da come alla fine è venuto: perfetto.
Il primo a dover essere ringraziato per questa esperienza è sicuramente il nostro parroco, don Andrea, che per tutto il campo ci ha accompagnato grazie agli incontri del mattino e ci è rimasto sempre accanto nella figura di guida spirituale e nelle vesti di un amico sincero. I quattro cuochi, che ormai sono una istituzione del campo, sono stati parte fondamentale di quanto è stato fatto, d’altronde non si può competere a dovere nei giochi a pancia vuota. Gli sguatteri sono stati sempre vicini ai ragazzi e attenti ai loro bisogni e sempre servizievoli