Il 1° gennaio, il Signore ha chiamato a sé padre Agostino Galavotti, 88 anni, sacerdote della famiglia religiosa di San Lodovico Pavoni di Brescia, già missionario per una cinquantina d’anni in Eritrea.
Originario di Mirandola, dove era nato nel 1932 e dove conseguì il diploma di ragioneria, maturò giovanissimo la vocazione di dedicare la propria vita agli ultimi: decise così di entrare nell’Istituto Pavoniano Artigianelli, sorto per l’accoglienza e la formazione dei bambini orfani.
Nel 1948 fece l’ingresso nel Seminario Pavoniano di Brescia, dove nel 1951 emise la sua prima professione religiosa. Il 29 giugno 1959, nel Duomo di Mirandola, fu ordinato presbitero – insieme a don Rino Barbieri, don Nellusco Carretti, don Callisto Cazzuoli, e don Mario Ganzerla – dal Vescovo Artemio Prati. A seguire, ricoprì diversi incarichi in Italia nei vari Istituti Pavoniani. Nell’ottobre del 1969 fu inviato ad Asmara, in Eritrea, presso l’Università Cattolica fondata dalle Suore Comboniane, con l’incarico di seguire gli studenti poveri del collegio interno; dopo questa esperienza fu totalmente coinvolto nel sostegno ai villaggi da cui provenivano i ragazzi. Approdò in seguito al Pavoni Social Center, in cui si prodigò per numerose iniziative di evangelizzazione e di promozione umana, sempre con abnegazione e coraggio nonostante la tragedia di una guerra durata decenni. Con il sostegno dell’associazione Gruppo Missionario Asmara, del Centro Missionario di Carpi e di tanti amici mirandolesi, creò decine di scuole e fece costruire pozzi in tutta l’Eritrea, Paese al quale si è donato interamente. Per questo suo impegno, nel 2004 fu insignito del Premio Pico della Mirandola.
Dal 2010 per motivi di salute era rientrato in Italia presso il suo Istituto in una sede di Genova, tuttavia non ha interrotto il suo ministero, anzi ha seguito spiritualmente i monasteri delle Cappuccine presenti a Carpi e a Correggio.
Il funerale è stato celebrato nella mattinata di oggi, sabato 2 gennaio, ma l’urna con le ceneri di padre Agostino – lui stesso ha chiesto di essere cremato scegliendo la forma più sobria e meno dispendiosa di onoranze funebri – è attesa a Mirandola per essere tumulata presso la tomba di famiglia, non appena le restrizioni a causa della pandemia permetteranno il trasferimento.
“Affidiamo padre Agostino alla misericordia infinita del Padre – afferma don Antonio Dotti, direttore del Centro Missionario Diocesano – e ci stringiamo alla famiglia che ne piange la scomparsa. Possa avverarsi anche per padre Agostino quanto promise la patrona delle Missioni, Santa Teresa di Gesù Bambino, ‘quando sarò in cielo continuerò a fare del bene sulla terra’, per il bene dell’Eritrea, della famiglia Galavotti, dell’Istituto Pavoniano e del cammino missionario della nostra Diocesi di Carpi”.
Nella foto, padre Agostino Galavotti al Centro Missionario di Carpi con il libro delle sue poesie “Diario dell’uomo”.