Prende il via giovedì 12 ottobre a Brescia il Festival nazionale della Missione, promosso da Cimi (Conferenza degli istituti missionari italiani), Fondazione Missio (organismo pastorale della Cei) e Diocesi di Brescia (in particolare attraverso il Centro missionario diocesano). Importanti i numeri di questa prima edizione, che si concluderà la sera di domenica 15 ottobre: ottanta ospiti, italiani e stranieri, una dozzina di tavole rotonde e incontri d’autore (a cui vanno aggiunte le presentazioni “in 60 minuti” nella libreria del Festival), otto spettacoli (concerti, rappresentazioni teatrali, esibizioni corali), ventitrè mostre diffuse sul territorio, quasi 200 missionari che porteranno la loro testimonianza sia nelle veglie di preghiera del giovedì sera in venti diversi luoghi della città sia durante l’originale proposta degli aperitivi con il missionario. Tra i protagonisti, il 13 ottobre, alle 17, presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore (via Trieste 17), la “nostra” suor Angela Bertelli interverrà alla tavola rotonda “Il volto femminile della missione”. “Il mondo missionario gode di buona stampa, ma il messaggio che i missionari portano con il loro impegno quotidiano spesso non riesce ad arrivare all’opinione pubblica”. E’ partita da questo presupposto l’idea di dare vita, per la prima volta in Italia, questo “Festival della missione”. Ad illustrarne le finalità, durante la conferenza stampa a chiusura del Consiglio permanente della Cei, è stato Gerolamo Fazzini, tra gli organizzatori dell’iniziativa promossa dalla Cimi, la Conferenza che riunisce i quattordici istituti esclusivamente missionari presenti in Italia, tra istituti maschili e femminili, e dalla Fondazione Missio della Cei, che – come stabilito dal Consiglio episcopale permanente che si è riunito nei giorni scorsi a Roma – è ora l’unico organismo della Chiesa italiana con funzione di promozione e raccordo complessivo del mondo missionario. “I missionari – ha spiegato Fazzini – hanno le loro associazioni, le loro riviste, i loro raduni legati a questa o quella congregazione, ma da tempo sentono il bisogno di comunicare di più, di presentarsi più compatti, per raggiungere – insieme – credenti e non credenti, giovani e adulti, famiglie e scuole. E spiegare su cosa scommettono le loro vite legandole all’evangelizzazione”. Rispetto ai tanti Festival già diff usi in Italia, anche di carattere religioso, quello della missione vuole “costituire, oltre che un’occasione di confronto, una palestra di condivisione, dove far emergere il valore attuale dell’esperienza missionaria e caricarla di un nuovo slancio rigenerante”. A Brescia, Diocesi di lunga e consolidata tradizione missionaria, sono in programma dunque dibattiti, spettacoli, mostre documentarie, film, momenti musicali, incontri con “maestri” e “testimoni”, ma anche messe, preghiera, e adorazione eucaristica permanente. Accadrà tutto dal 12 al 15 ottobre, con il coinvolgimento del mondo missionario, quasi al completo, unito in un progetto comune come rare volte si è visto, pronto a mostrare un solo volto, al di là dei carismi dei diversi fondatori o riformatori di congregazioni o istituti che – la storia del passato lo dimostra – hanno vissuto stagioni persino di rivalità e concorrenza. Al Festival di Brescia ha fatto riferimento anche il cardinale Gualtiero Bassetti, nella sua prima prolusione da presidente della Cei, definendo la missione “il termometro del nostro essere Chiesa”. Programma completo su www.festivaldellamissione.it