San Bernardino Realino – Accolto il nuovo pastore don Carlo Bellini e salutato don Alberto Bigarelli

Domenica 8 ottobre 2017

La vigna del Signore è… la parrocchia di San Bernardino Realino”. Una vigna i cui “lavoratori”, per usare le parole del ritornello del salmo proclamato nella liturgia, si sono riuniti domenica 8 ottobre, in tutte le loro realtà aggregative, per celebrare l’ingresso del nuovo parroco don Carlo Bellini. Ad accompagnarlo, oltre ai famigliari, numerosi amici da Vallalta, guidati da don Marek Konieczny, e da Mortizzuolo, le due parrocchie dove don Bellini ha prestato il suo servizio negli ultimi anni. Un momento solenne di preghiera in cui la comunità di San Bernardino Realino ha, inoltre, salutato e ringraziato il parroco uscente, don Alberto Bigarelli.
 
Il consiglio pastorale parrocchiale
“Tutti noi fedeli della parrocchia di San Bernardino Realino – ha affermato Sergio Garuti, in rappresentanza del consiglio pastorale parrocchiale, rivolgendosi al Vescovo – ringraziamo il Signore per questa particolare giornata che la vede presente fra noi a presiedere una così importante celebrazione. Vogliamo cogliere questa occasione per ringraziarla per la sensibilità di padre e pastore dimostrata nell’accogliere la richiesta di don Alberto di essere sollevato anticipatamente dal gravoso compito di parroco, svolto con abnegazione per anni, guadagnandosi la stima e l’amore di noi tutti, al quale va il nostro affettuoso saluto”. “Altro motivo della nostra gratitudine verso di lei – ha proseguito Garuti – è la scelta e la tempestiva nomina di don Carlo Bellini a nuovo responsabile di questa parrocchia. Grazie Monsignor Vescovo! Ma grazie anche a te, don Carlo, per aver accettato questo incarico. Non crediamo che sia il caso di raccontarti, noi e qui, la tua nuova parrocchia di 8000 fedeli e di altrettanti problemi. Siamo certi che Sua Eccellenza e don Alberto l’hanno già fatto e sicuramente in modo più puntuale di quanto potremmo fare noi. Crediamo di poter soltanto affermare che noi tutti, tuoi nuovi parrocchiani, siamo felici della scelta del Vescovo. Alcuni di noi ti hanno incontrato in questi tuoi primi giorni in canonica e sono stati contatti molto positivi. Altri avevano già avuto occasione di conoscerti e frequentarti per i tuoi incarichi al Consultorio, a Porta Aperta o all’ospedale. Questi amici sono stati i tuoi migliori ambasciatori”. Tutti gli altri, presenti alla celebrazione, “attendono di abbracciarti nel Signore e di essere da te guidati verso la santità. Questo, don Carlo, è il nostro eccoci! Disponi di noi, ci troverai pronti – l’invito di Garuti a nome della comunità -. A volte con entusiasmo, a volte brontolando, ma, ci saremo e ti toccherà sopportarci così come siamo e saremo. Siamo certi che questo non ti intimorisce. Hai già alle spalle anni di esperienza in altre parrocchie, ma ancor più hai la forza di una scelta operata anni fa quando decidesti di essere sacerdote. A questo punto – ha concluso – vorremmo gridare ‘benvenuto’, ma sarebbe sbagliato perché da alcuni minuti sei tu il capo di casa. Sei tu che puoi, se lo vuoi, dare a noi il benvenuto nella tua parrocchia. Auguri don Carlo, il Signore ti assista”. Il saluto di don Alberto Don Alberto Bigarelli ha salutato la comunità con una preghiera particolare per don Bellini, nuova guida della parrocchia. “Per lui chiedo nel Signore salute, prudenza, discernimento spirituale, e un fecondo ministero. E a voi tutti – così si è espresso con i parrocchiani – chiedo di accoglierlo con bontà, di dargli l’aiuto che conviene per un suo pieno inserimento”. Don Bigarelli ha voluto, poi, scartare, alla presenza dell’assemblea, il dono della parrocchia, che si è rivelato “non un giubbotto per l’inverno”, come ha commentato scherzosamente il sacerdote, ma una bella icona della Madonna “del segno”.
 
La comunità greco-cattolica ucraina Dato che i fedeli della comunità greco-cattolica ucraina celebrano solitamente la loro Messa, nella cappellina, quasi in contemporanea con quella della parrocchia, è stato loro rivolto l’invito a partecipare alla celebrazione nell’insediamento di don Bellini. Invito accolto con gioia, come ha testimoniato don Alessandro, il sacerdote a cui è affidata la cura della comunità ucraina. Due i suoi ringraziamenti. Alla “casa più grande”, la Diocesi di Carpi, con il suo Pastore, il Vescovo Francesco Cavina, per l’ascolto e l’attenzione da sempre rivolti ai fedeli greco-cattolici, e “alla casa più piccola”, la parrocchia di San Bernardino Realino, esprimendo gratitudine, per l’accoglienza ricevuta, a don Bigarelli, “padrone di una vigna sempre aperta”, per citare la parabola del Vangelo, nell’augurio di una feconda prosecuzione del suo ministero, e a don Bellini, “parroco zelante che già prima della celebrazione del suo ingresso ha voluto incontrarci”.