La seconda tappa della visita pastorale del Vescovo Francesco Cavina alla Diocesi di Carpi si terrà nella parrocchia di San Lorenzo a Gargallo dal 17 al 20 ottobre. Mentre si stanno definendo gli ultimi dettagli del programma, l’amministratore parrocchiale, don Xavier Kannattu, anticipa quali saranno gli eventi delle quattro giornate, che si affiancheranno all’espletamento delle pratiche amministrative previste dal diritto canonico. “La visita partirà dalla scuola dell’infanzia paritaria, anche in considerazione della bella presenza di bambini e famiglie in paese – spiega il sacerdote -. In questo senso, è previsto un incontro con i genitori e il direttivo dell’Associazione Santi Lorenzo e Lucia che gestisce la scuola”. Per quanto riguarda gli adulti, una paterna premura sarà rivolta da monsignor Cavina agli ammalati, “che andrà a trovare nelle case – sottolinea don Xavier -. Contemporaneamente, ci sarà la visita al mondo lavorativo del nostro territorio, in particolare alle realtà produttive che solitamente non hanno l’opportunità di avvicinare il Vescovo nel corso delle benedizioni natalizie o pasquali”. Tornando in parrocchia, prosegue il sacerdote, “non mancheranno gli incontri con i bambini dell’Acr e i loro genitori, i giovanissimi e i giovani di Azione cattolica, e con il consiglio pastorale per fare il punto delle attività. Il Vescovo dedicherà, inoltre, uno spazio all’ascolto e al dialogo con le singole persone, mettendosi a disposizione per riceverle”. Il tutto sarà naturalmente accompagnato e sostenuto dalla preghiera “nella Santa Messa che monsignor Cavina celebrerà ogni giorno della visita pastorale alle 19, secondo le intenzioni dei diversi gruppi parrocchiali”. L’ultima sera, aggiunge don Xavier, “la liturgia sarà seguita dalla cena comunitaria con cui si offrirà a tutti, e in particolare a chi non ci sarà riuscito nei giorni precedenti, la possibilità di incontrare il Vescovo”. Con gioia ed emozione i parrocchiani di Gargallo attendono dunque questi appuntamenti, “sentendosi amati e cercati dal Vescovo Francesco – afferma don Xavier – attraverso quell’attenzione speciale che dimostra di avere per le ‘periferie’, seguendo la strada indicata da Papa Francesco”. Attesa gioiosa che si unisce, tuttavia, ad un senso di responsabilità perché, sottolinea il sacerdote, “desideriamo ascoltare il Vescovo, accogliere le sue indicazioni su quale direzione dare alle nostre attività pastorali e sulle priorità che dobbiamo tenere presenti. Da parte mia – conclude -, dalla visita di monsignor Cavina mi aspetto una ‘spinta’ a rivitalizzare questa nostra piccola realtà, per procedere confermati nella fede e nell’appartenenza alla Chiesa diocesana e, nello stesso tempo, disponibili al cambiamento per una più profonda conversione”.