Tra le Diocesi e le Fondazioni firmato il Protocollo che sostiene un progetto triennaleDa sinistra Matteo Tiezzi, don Maurizio Trevisan, Roberta Della Sala, mons. Erio Castellucci, Carmen Vandelli, Francesco Vincenzi
Consolidare una “rete di protezione” sul territorio con l’obiettivo di prevenire situazioni di abuso principalmente attraverso la formazione e l’ascolto attento di ogni segnale di disagio. E’ questo l’impegno assunto dalle diocesi di Modena-Nonatola e di Carpi, dal Centro di Consulenza per la Famiglia e dalle Fondazioni operanti sul territorio della provincia, Fondazione di Modena, Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi, Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola e Fondazione di Vignola che insieme hanno siglato il Protocollo di intesa dal titolo “Dalla parte degli Ultimi. Prevenzione, formazione e contrasto delle violenze sui minori nei contesti educativi. Ascolto, sostegno e risposte di cura in condizioni di fragilità”.
Lo scorso 17 maggio in arcivescovado a Modena sono intervenuti tutti i rappresentanti delle istituzioni coinvolte, il vescovo Erio Castellucci, per le due diocesi, don Maurizio Trevisan, per il Servizio Interdiocesano di Prevenzione Ascolto e Tutela dei Minori e il Centro di Consulenza per la famiglia di Modena, Matteo Tiezzi, presidente Fondazione di Modena, Roberta Della Sala, consigliere di amministrazione Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi, Carmen Vandelli, presidente Fondazione di Vignola e Francesco Vincenzi, presidente Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola. Il Protocollo, che avrà una durata triennale, si prefigge di sostenere, in un’ottica di rete territoriale, una molteplicità di interventi finalizzati ad affrontare il delicato tema della prevenzione degli abusi sui minori e delle persone in situazioni di particolare fragilità, che saranno monitorati da una “cabina di pilotaggio” nella quale sono rappresentati tutti gli enti coinvolti. Il Protocollo individua come soggetto attuatore il Centro di Consulenza per la Famiglia della Pia Fondazione Centro Famiglia di Nazareth che opera in sinergia con il Servizio Interdiocesano per la Prevenzione, l’Ascolto e la Tutela dei Minori (SIPATM).
Dal Protocollo d’intesa scaturisce il Progetto, che porta lo stesso titolo, ed è giunto alla seconda fase dopo il positivo triennio iniziale (2021-2024). Infatti sulla scorta degli incoraggianti risultati ottenuti il Centro di Consulenza per la Famiglia ha elaborato un nuovo Progetto che si prefigge, per il triennio 2024-2027, di consolidare, dare continuità e incrementare le attività messe in campo nei primi tre anni dall’iniziativa, siano esse di natura informativa, preventiva, formativa e di sostegno consulenziale, che hanno visto nel territorio della provincia di Modena un aumento di bisogni e di richieste.