Cibeno di Carpi. La dedicazione della nuova chiesa

Il rito presieduto dal vescovo Erio Castellucci
Questo contenuto non è disponibile per via delle tue sui cookie

Una celebrazione ricca di simboli e gesti che fanno assaporare la profondità del mistero rappresentato dalla tradizione apostolica che nella liturgia si esprime in modo eloquente: la dedicazione di una nuova chiesa è sempre un momento storico per una comunità e per una chiesa locale. Così è avvenuto, sabato 11 giugno 2022, per la chiesa della Santissima Trinità, il nuovo tempio della parrocchia di Sant’Agata a Cibeno di Carpi. E’ stato il vescovo Erio Castellucci a presiedere il rito della dedicazione e tra i concelebranti don Carlo Gasperi e don Andrea Zuarri che da don Carlo ha preso il testimone alla guida della comunità, e altri sacerdoti.

Cibeno di Carpi. La dedicazione della nuova chiesa

Nell’omelia il Vescovo ha invitato ha riflettere sul legame tra la Trinità e la speranza cristiana perché “la Trinità ci attende questo è il fondamento della nostra speranza”. Una speranza che si fonda su un’esperienza come afferma San Paolo: “l’amore di Dio è stato riversato… cioè non è rimasto chiuso nel guscio della Trinità, è uscito di casa perché l’amore si dilata per sua natura diventa dono e attraverso lo Spirito che è l’amore tra il Padre e il Figlio è entrato nei nostri cuori”. In concreto il Vescovo ha ricordato che “tutti i nostri progetti, le nostre azioni sono sostenuti dal desiderio di amare e di essere amati. Se noi ci pensiamo sotto a tutte le nostre speranze c’è un desiderio di amore. Chi infatti non si sente più amato o non può più sperare di essere amato si lascia andare addirittura si lascia morire”. Lo si vede nelle circostanze difficili della vita dove chi ama e sa di essere amato riesce a tenere accesa la speranza. “E’ bello – ha affermato mons. Castellucci – dedicare questa chiesa alla Santissima Trinità proprio nella solennità della Trinità, perché la Trinità è la nostra origine, siamo originati da una famiglia, da una relazione d’amore per questo abbiamo un’impronta tale che per tutta la vita ci porta a cercare relazioni. Noi cristiani sappiamo che la Trinità ci origina e ci attende e questo dà senso il nostro precorso”.

Cibeno di Carpi. La dedicazione della nuova chiesa

Cibeno di Carpi. La dedicazione della nuova chiesa

 

Al termine il parroco don Andrea Zuarri ha spiegato la provenienza del calice utilizzato per la celebrazione eucaristica, dono di una famiglia per la sua ordinazione ma appartenuto ad un sacerdote modenese, don Giuseppe Muratori, caduto in Russia come cappellano militare a fianco dei suoi soldati. “Anch’egli un martire della fedeltà al suo ministero che ho scelto apposta visto le reliquie dei martiri che abbiamo collocato nell’altare, Rolando Rivi e Odoardo Focherini”. Poi si è rivolto al vescovo Erio, a don Carlo Gasperi e alla comunità con un sentito messaggio di ringraziamento.

Luigi Lamma

LE FOTO


Dedicazione della chiesa nuova “Santissima Trinità” della parrocchia di Sant’Agata Cibeno a Carpi

Sabato 11 giugno, alle 20.30, presiede il vescovo Erio Castellucci

Domenica 12 giugno, alle 10, Santa Messa festiva celebra monsignor Francesco Cavina

Sabato 11 giugno, alle 20.30, il vescovo Erio Castellucci presiederà la concelebrazione eucaristica con il rito di dedicazione della chiesa sussidiaria della parrocchia di Sant’Agata Cibeno a Carpi. La liturgia si terrà nella solennità della Santissima Trinità a cui l’edificio è intitolato.

L’evento tanto atteso dalla parrocchia pone il suggello ad una vicenda di progettazione e di costruzione durata quasi vent’anni: se la chiesa è stata aperta al culto l’8 dicembre 2020, le limitazioni imposte dalla pandemia hanno impedito fino ad oggi che il cammino fosse portato a compimento. Una parte importante del percorso, cominciato con monsignor Elio Tinti, si è sviluppata durante l’episcopato di monsignor Francesco Cavina: per questo sarà lui a presiedere la Santa Messa festiva domenica 12 giugno, alle 10.

“E’ molto più di una semplice inaugurazione – commenta il parroco, don Andrea Zuarri -. Va sottolineato, infatti, che la chiesa non è semplicemente una costruzione architettonica, ma è immagine visibile della comunità che lì si riunisce per pregare e per celebrare i misteri della salvezza”. Un pensiero speciale è rivolto da don Zuarri al suo predecessore, don Carlo Gasperi. “Ha fortemente voluto la costruzione della nuova chiesa, per rispondere alle esigenze di una parrocchia che in questi decenni si è trasformata con lo sviluppo del quartiere”.

Tra i momenti più suggestivi della celebrazione di sabato 11 giugno, sotto l’altare, saranno deposte le reliquie di martiri e santi, poiché, come intende evidenziare il rito, dal sacrificio di Cristo sgorga ogni martirio e santità. Si sono scelte tre figure prossime a noi per la provenienza e per l’epoca in cui sono vissute: il Beato carpigiano Odoardo Focherini (1907-1944), martire della carità nel lager di Hersbruck; il Beato Rolando Rivi (1931-1945), giovanissimo seminarista, originario di San Valentino di Castellarano, ucciso in odio alla fede da un gruppo di partigiani comunisti; Santa Clelia Barbieri (1847-1870), che a Le Budrie di San Giovanni in Persiceto fondò l’istituto di suore poi denominato Minime dell’Addolorata.

Venerdì 10 giugno, giornata di preghiera nella chiesa madre di Sant’Agata

In preparazione al rito di dedicazione, venerdì 10 giugno, nella chiesa madre di Sant’Agata, dalle 7 alle 22, esposizione del Santissimo Sacramento, momenti di preghiera personale e comunitaria, e alle 21, Veglia serale sulle figure dei santi le cui reliquie verranno incastonate nell’altare della chiesa nuova.


Sabato 11 giugno, alle 20.30, presso la parrocchia di Sant’Agata Cibeno a Carpi, il Vescovo presiederà il solenne rito di dedicazione della chiesa sussidiaria intitolata alla Santissima Trinità.
L’indomani, domenica 12 giugno, alle 10, la prima Messa nella nuova chiesa consacrata sarà celebrata dal Vescovo emerito monsignor. Francesco Cavina, che diede un determinante impulso alla costruzione della chiesa.
Quale preparazione spirituale al rito di consacrazione sono previsti due significativi appuntamenti.
Martedì 7 giugno, alle 21, nella chiesa madre di Sant’Agata, don Mauro Pancera, parroco di San Bernardino Realino e direttore dell’Ufficio Liturgico Diocesano, terrà una catechesi sul ruolo del tempio in rapporto alla comunità prendendo spunto dalla sacra scrittura e in particolare dalla Prima Lettera di San Pietro: “Pietre vive per la costruzione di un edificio spirituale” (1Pietro 2,5).
Il secondo appuntamento sarà un’intera giornata di preghiera, venerdì 10 giugno, dalle 7 del mattino alle 22 di sera, sempre nella chiesa madre di Sant’Agata. Per tutta la giornata sarà esposto il Santissimo Sacramento per la preghiera personale e vi sarà la possibilità di confessarsi. Sono inoltre previsti momenti di preghiera comunitaria con la recita della liturgia delle ore e del rosario e la Messa. Si terminerà alle 21, con la Veglia serale incentrata sulle figure dei santi le cui reliquie verranno incastonate nell’altare della chiesa della Santissima Trinità durante il rito di consacrazione.