Testimonianza che rigenera la fede
Ottant’anni: che bel traguardo per don Francesco Cavazzuti! La copertina di Notizie è per lui che festeggia il compleanno domenica 19 ottobre, giornata missionaria mondiale. Eccolo insieme al Papa “venuto dalla fine del mondo”, da quel continente, l’America Latina, teatro, per il nostro sacerdote, di una straordinaria e drammatica avventura missionaria. Quella che si riunisce attorno a don Francesco è una comunità riconoscente per la testimonianza di un prete esemplare di cui da subito si è potuto ammirare la radicalità nel vivere il Vangelo come sorgente di giustizia e di liberazione da ogni forma di schiavitù. Una sensibilità che ha trovato nella scelta di partire per il Brasile il suo sbocco più naturale perché “i missionari sono coloro che, docili allo Spirito Santo, hanno il coraggio di vivere il Vangelo”. Vivere e non solo annunciare, e vivere fino in fondo il Vangelo della giustizia può comportare in certi contesti mettere a rischio la propria vita. Così è stato per don Francesco che da ventisette anni è cieco a causa di un vile attentato, prega i suoi “salmi dal buio” e porta impresso il sigillo del suo sì per sempre a Dio e ai fratelli più poveri. E’ bello ringraziare il Signore che ci consente di godere della presenza di don Francesco, del suo servizio alla Chiesa di Carpi e a quella di Goias, con la quale è indissolubile il legame spirituale e continua l’azione solidale. La gratitudine si accompagna ad una responsabilità che ci è stata affidata e che Papa Francesco ha mirabilmente sintetizzato ricordando i santi evangelizzatori del Canada: “la memoria dei missionari ci sostiene nel momento in cui sperimentiamo la scarsità degli operai del Vangelo. I loro esempi ci attirano, ci spingono a imitare la loro fede. Sono testimonianze feconde che generano vita!”. Prendere sul serio queste parole è il regalo più bello da portare a don Francesco in occasione dei suoi ottant’anni.
Auguri e ad multos annos!
Ottant’anni: che bel traguardo per don Francesco Cavazzuti! La copertina di Notizie è per lui che festeggia il compleanno domenica 19 ottobre, giornata missionaria mondiale. Eccolo insieme al Papa “venuto dalla fine del mondo”, da quel continente, l’America Latina, teatro, per il nostro sacerdote, di una straordinaria e drammatica avventura missionaria. Quella che si riunisce attorno a don Francesco è una comunità riconoscente per la testimonianza di un prete esemplare di cui da subito si è potuto ammirare la radicalità nel vivere il Vangelo come sorgente di giustizia e di liberazione da ogni forma di schiavitù. Una sensibilità che ha trovato nella scelta di partire per il Brasile il suo sbocco più naturale perché “i missionari sono coloro che, docili allo Spirito Santo, hanno il coraggio di vivere il Vangelo”. Vivere e non solo annunciare, e vivere fino in fondo il Vangelo della giustizia può comportare in certi contesti mettere a rischio la propria vita. Così è stato per don Francesco che da ventisette anni è cieco a causa di un vile attentato, prega i suoi “salmi dal buio” e porta impresso il sigillo del suo sì per sempre a Dio e ai fratelli più poveri. E’ bello ringraziare il Signore che ci consente di godere della presenza di don Francesco, del suo servizio alla Chiesa di Carpi e a quella di Goias, con la quale è indissolubile il legame spirituale e continua l’azione solidale. La gratitudine si accompagna ad una responsabilità che ci è stata affidata e che Papa Francesco ha mirabilmente sintetizzato ricordando i santi evangelizzatori del Canada: “la memoria dei missionari ci sostiene nel momento in cui sperimentiamo la scarsità degli operai del Vangelo. I loro esempi ci attirano, ci spingono a imitare la loro fede. Sono testimonianze feconde che generano vita!”. Prendere sul serio queste parole è il regalo più bello da portare a don Francesco in occasione dei suoi ottant’anni.
Auguri e ad multos annos!
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