Giornata mondiale dell’acqua e siccità

Lotta agli sprechi ma anche preghiera

Istituito nel 1993 dalle Nazioni Unite, il World Water Day nasce per celebrare il prezioso elemento e per richiamare l’attenzione sui due miliardi di persone che, a oggi, non hanno accesso ad acqua sicura e potabile. Celebrata il 22 marzo di ogni anno, lo scopo di questa giornata è oggi quello di ispirare e promuovere l’obiettivo n.6 dell’Agenda 2030 dell’ONU: garantire a tutti la disponibilità e la gestione sostenibile dell’acqua. La giornata mondiale dell’acqua quest’anno cade in un periodo di prolungata siccità in Italia che desta non poche preoccupazioni per gli effetti sulle produzioni agricole e sulle riserve idriche in generale. Da qui l’urgenza di combattere gli sprechi d’acqua, tutelare le fonti idriche dall’inquinamento, produrre ortofrutta sana e di qualità senza disperdere neppure una goccia di “oro blu”.

Mercoledì 23 marzo alle ore 19 in San Giuseppe Artigiano a Carpi viene celebrata la santa messa per invocare la benedizione della pioggia. Una richiesta molto sentita nelle zone a forte vocazione agricola che si può affrontare anche con la preghiera invocando la benedizione della pioggia tramite l’apposita formula presente sul messale o con altre preghiere come quella che riportiamo composta da Papa San Paolo VI nel 1976, quando il continente europeo subì un grave periodo di siccità.

Preghiera per chiedere la pioggia
“Dio, nostro Padre, Signore del cielo e della terra (Matth. 11, 25), tu sei per noi esistenza, energia e vita (Act. 17, 28). Tu hai creato l’uomo a tua immagine (Gen. 1. 27-28) perché con il suo lavoro faccia fruttificare le ricchezze della terra collaborando così alla tua creazione. Siamo consapevoli della nostra miseria e debolezza: nulla possiamo senza di te (Cfr. Io. 15). Tu, Padre buono, che su tutti fai brillare il tuo sole (Matth. 5, 45) e cadere la pioggia, abbi compassione di quanti soffrono duramente per la siccità che ci ha colpito in questi giorni. Ascolta con bontà le preghiere a te rivolte fiduciosamente dalla tua Chiesa (Luc. 4, 25), come esaudisti le suppliche del profeta Elia (1 Reg. 17, 1), che intercedeva in favore del tuo popolo (Iac. 5, 17-18). Fa’ scendere dal cielo sopra la terra arida la pioggia sospirata, perché rinascano i frutti (Ibid. 5, 18) e siano salvi uomini e animali (Ps. 35, 7). Che la pioggia sia per noi il segno della tua grazia e benedizione: così, riconfortati dalla tua misericordia (Cfr. Is. 55, 10-11), ti renderemo grazie per ogni dono della terra e del cielo, con cui il tuo Spirito soddisfa la nostra sete (Io. 7, 38-39). Per Gesù Cristo, tuo Figlio, che ci ha rivelato il tuo amore, sorgente d’acqua viva zampillante per la vita eterna (Ibid. 4, 14). Amen”.

Papa San Paolo VI, Angelus del 04/07/1976