Carissimi,
la Pasqua del Signore è un fatto sconvolgente, che sempre deve poter rivoluzionare le nostre idee su Dio e sulla realtà. Quel Crocifisso, che misteriosamente ancora ci attira il Venerdì Santo, non è soltanto “un povero cristo” da compatire, ma il volto di Dio, la verità sulla vita umana.
Chi incontra così Gesù, vede ribaltata la sua visione delle cose, come avvenne all’apostolo Paolo. Prima puntava tutto sulla forza e sull’osservanza della legge, poi riesce a dar senso alla sua debolezza, perché in essa scopre che la grazia di Dio gli basta. E lo libera davvero.
Celebrare la Risurrezione del Signore Gesù non è facile. Infatti, nessuno era presente al momento in cui Colui che aveva sofferto ed era morto in croce è tornato in vita. Tuttavia, il mistero della tomba vuota è illuminato dalle apparizioni del risorto. Ma è bene che sia così, che nessuno possa “mettere le mani sul Risorto” e farne un altro oggetto di consumismo, religioso o pagano.
L’impegno della conversione, cambiamento di mentalità, non finisce con la Quaresima, ma dura finché non impariamo a vivere la vita nuova che nasce dalla Risurrezione di Cristo: vita fraterna, di carità, di lode e di impegno per la costruzione di un mondo più umano e quindi conforme agli insegnamenti di Cristo.
La Pasqua è sorgente di pace, di vita, di speranza e di gioia. Senza questi doni è impossibile vivere. A tutti faccio l’augurio di ascoltare la voce del Signore che, come ci ha ricordato Papa Francesco, nell’indimenticabile visita a Carpi un anno fa, ci invita ad uscire dai nostri sepolcri per accogliere la pienezza della vita, che solo Lui puoi offrirci. Buona Pasqua!
+ Francesco Cavina