Madre di Gesù e Madre nostra,
in questo Natale così segnato dalla pandemia,
che affatica il mondo e che ci chiede nuovi stili di vita,
ci rivolgiamo a Te con fiducia.
Non stancarti di essere la Colonna
ai piedi della quale troviamo il tuo Figlio.
Sii nostro orientamento sicuro e nostra forza.
Donaci il supplemento di coraggio di cui abbiamo bisogno.
Ricordati di come anche San Giuseppe si appoggiasse a te
nei tempi del dubbio e della prova.
Soccorri i nostri malati e quanti di noi sono soli, tristi o sconcertati.
La sobrietà del Natale imposta quest’anno
dalla necessità circoscrivere il virus,
ci insegni, con il tuo aiuto a puntare all’essenziale
e a curare legami di vera vicinanza,
che superino ogni distanza, ogni blocco ed ogni ostacolo.
Ci affidiamo a te, che sei da sempre la nostra Patrona,
perché sappiamo bene che la tua maternità sincera
ti farà trovare la strada per portarci alla luce e alla sicura speranza.
Amen.
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Testo del Rosario trasmesso dal Monastero delle Clarisse il 20 dicembre 2020 –>
Il 20 dicembre Rosario per malati e sanitari
Domenica 20 dicembre, alle ore 10, nella chiesa di Santa Chiara a Carpi, si terrà la recita del Rosario per tutti i malati e gli operatori sanitari, presieduta dal Vicario Generale, monsignor Gildo Manicardi, con l’accompagnamento delle Sorelle Clarisse e dei giovani della parrocchia di San Giuseppe Artigiano.
Raccogliendo l’invito dei Vescovi italiani nel loro messaggio alle comunità cristiane in tempo di pandemia la Chiesa di Carpi si rende così vicina ai malati, in particolare ai degenti negli ospedali di Carpi e di Mirandola, agli anziani ospiti nelle case di riposo e a tutti gli operatori sanitari che si prodigano per assicurare loro le cure e le attenzioni necessarie.
“Dietro i numeri apparentemente anonimi e freddi dei contagi e dei decessi – si legge nel messaggio della Conferenza Episcopale Italiana – vi sono persone, con i loro volti feriti e gli animi sfigurati, bisognose di un calore umano che non può venire meno. La situazione che si protrae da mesi crea smarrimento, ansia, dubbi e, in alcuni casi, disperazione. Un pensiero speciale, di vicinanza e sostegno, va in particolare a chi si occupa della salute pubblica”.
“Inizialmente pensato come preghiera itinerante nei cortili del Ramazzini – spiega monsignor Manicardi – si è poi ritenuto più opportuno realizzare questo momento all’interno di una chiesa, Santa Chiara, che tra l’altro contiene una bella raffigurazione della natività. Questo consente di unire nella preghiera anche il nosocomio di Mirandola e le case di riposo che ci hanno chiesto di poter essere coinvolte. E’ stata scelta la data del 20 dicembre, ultima domenica di avvento, nella quale la liturgia ci pone all’attenzione la figura di Maria, madre del Salvatore. Ringrazio le Direzioni Sanitarie dei due ospedali e i Responsabili delle case di riposo per la disponibilità e particolare sensibilità”.