Al ricordo del Papa alle popolazioni terremotate nel suo discorso al corpo diplomatico il 7 gennaio scorso, il Vescovo ha prontamente risposto con una lettera di gratitudine e riconoscenza, a nome suo e dei sacerdoti, religiosi, religiose, e fedeli laici tutti della Diocesi di Carpi. “Si tratta – scrive monsignor Francesco Cavina – di un’ulteriore gesto di paternità che ha, una volta di più, toccato i cuori di tutti. Vostra Santità ci aveva assicurato, nella benedetta visita compiuta alle nostre terre ad un mese dal tremendo sisma, che non saremmo stati soli e che non ci avrebbe dimenticato. E così è stato! Le Sue parole hanno riaperto la finestra del nostro dramma sul mondo, proprio quando stava per essere chiusa perché la notizia non suscita ormai più alcun interesse mediatico. Al contrario, noi, nonostante ‘l’ardente desiderio’ di ricostruire ciò che è stato distrutto e la tenacia che caratterizza la gente emiliana, abbiamo ancora bisogno di sentire che la grande famiglia della Chiesa, le Istituzioni civili, i gruppi finanziari sono al nostro fianco per aiutarci e sostenerci nella faticosa ricostruzione morale e materiale.
Santo Padre, grazie per la sensibilità, l’attenzione e la delicatezza con cui ha rivolto il Suo sguardo di Padre sulla nostra vita, interpretando e facendosi voce delle fatiche che stiamo vivendo. Noi, Le assicuriamo gratitudine, affetto e filiale obbedienza – conclude monsignor Cavina – accompagnati dalla preghiera per il Suo alto ministero”.
Al termine della lettera il Vescovo ha invocato con devozione la propiziatrice Benedizione Apostolica del Santo Padre.