Il saluto di Don Enea al Masci – 15-06-1995

…lettera che D.Enea scrisse al Masci il 15.6.1995 in occasione della firma della Carta di Comunità e sulla busta scrisse: “E’ quasi……un mio testamento”.
Il 7 dicembre 2002 in uscita con noi a Cremona, dove erano presenti diversi scout ribadì durante la S.Messa, che questa lettera era il suo Testamento Spirituale ed espresse la volontà che fosse letta alla sua morte.

AL M.A.S.C.I. SAN FRANCESCO

Carissimi,
è inutile riandare tempi passati e trasformarli in ricordi. Ognuno di noi vive nel presente per il futuro.
Oggi sono ancora censito nell’AGESCI e debbo vivere da scout; da adulto scout.
La stanchezza, le preoccupazioni, le incomprensioni, le fatiche, sono come…i giorni sotto la pioggia che non smetteva, in Val di Fassa.
L’importante è continuare a donarsi gratuitamente.
Forse manca il canto nella tenda, ma nel cuore, come “in un angolo d’ombra” ancora canto con voi, come in una giovinezza che affatica a morire e rimane tramonto incantevole.
Il futuro lo preparo sempre, ma senza conoscerlo. Penso che anche allora “per avere il sol basta ridere”, cioè essere sereno.
Chiudo gli occhi e penso l’affetto, le cose, i campi, le fatiche che ho donato, non come un ricordo, ma vivi nel cuore di tanti che mi vogliono bene.
Il loro affetto mi fascia e mi scalda come il saccopelo nelle notti di vento e di pioggia. Non importava il materassino bucato.
E così in una notte riscaldata da voi, aspetto un’alba che non conosco. So soltanto che sarà bella.
L’importante è mantenere la promessa: “essere scout per sempre”, perché “piace a Dio”.
Auguri e saluti

Carpi, 15 Giugno 1995
Don Enea