Il servizio dell’altare e della Parola

Domenica 10 marzo il Vescovo conferirà i ministeri dell’accolitato e del lettorato ad alcuni laici della Diocesi

Nella prima domenica di Quaresima, la Chiesa di Carpi vivrà un momento di particolare grazia. Domenica 10 marzo, alle 18, nel corso della celebrazione eucaristica presieduta dal Vescovo Francesco Cavina, saranno conferiti alcuni ministeri. Paolo Carnevali, Riccardo Isani e Massimo Marino diventeranno accoliti, mentre Ennio Apicella sarà istituito lettore. Quattro laici della Diocesi, che, sotto la guida di monsignor Cavina, si stanno formando in vista del diaconato permanente. Paolo Carnevali, 48 anni, marito e padre di due fi gli, è titolare di una ditta di accessori di abbigliamento e membro dell’Unitalsi, di cui è vicepresidente della Sottosezione di Carpi e consigliere regionale. Bolognese, 56 anni, responsabile marketing di un’azienda del settore energia, Riccardo Isani, marito e padre di due fi glie, è impegnato nella comunità di Budrione e Migliarina. Insegnante di religione negli istituti superiori, Massimo Marino, 53 anni, presta servizio nella parrocchia di Cortile, dove risiede con la moglie e i due figli. Ennio Apicella, 51 anni, luogotenente dei Carabinieri e comandante della stazione Cc di Soliera, marito e padre di due ragazze, è in servizio nella parrocchia di San Marino. La comunità ecclesiale è invitata ad accompagnare nella preghiera questi fratelli perché possano corrispondere sempre più alla chiamata del Signore con il dono generoso della propria vita.
Sostegno per la Chiesa
I ministeri laici (non vengono più chiamati ordini minori) del lettorato e dell’accolitato vennero istituiti da Papa Paolo VI nel 1973 con la lettera apostolica in forma di Motu Proprio Ministeria Quaedam. Sono da conferire a tutti i candidati ai sacri ordini e sono anche aperti ai laici uomini che non aspirino agli ordini sacri. Questi ministeri rivestono un particolare valore per la Chiesa, dandole sostegno sia nell’annuncio del Vangelo nella catechesi e nella lettura della Parola di Dio – lettore -, sia nel servizio all’altare – accolito – durante le azioni liturgiche legate all’Eucaristia. “Scelti per esercitare il servizio di accolito – si legge nel Rito di istituzione degli accoliti -, voi parteciperete in modo particolare al ministero della Chiesa. Essa infatti ha il vertice e la fonte della sua vita nell’Eucaristia, mediante la quale si edifica e cresce come popolo di Dio. A voi è affidato il compito di aiutare i presbiteri e i diaconi nello svolgimento delle loro funzioni, e come ministri straordinari potrete distribuire l’Eucaristia a tutti i fedeli, anche infermi. Questo ministero vi impegni a vivere sempre più intensamente il sacrificio del Signore e a conformarvi sempre più il vostro essere e il vostro operare. Cercate di comprenderne il profondo significato per offrirvi ogni giorno in Cristo come sacrificio spirituale gradito a Dio”. “Diventando lettori, cioè annunziatori della parola di Dio – così recita il Rito di istituzione dei lettori – siete chiamati a collaborare a questo impegno primario nella Chiesa e perciò sarete investiti di un particolare ufficio, che vi mette a servizio della fede, la quale ha la sua radice e il suo fondamento nella parola di Dio. Proclamerete la parola di Dio nell’assemblea liturgica; educherete alla fede i fanciulli e gli adulti e li guiderete a ricevere degnamente i Sacramenti; porterete l’annunzio missionario del Vangelo di salvezza agli uomini che ancora non lo conoscono. Attraverso questa via e con la vostra collaborazione molti potranno giungere alla conoscenza del Padre e del suo Figlio Gesù Cristo, che egli ha mandato, e così otterranno la vita eterna”.