Si è tenuta nella mattinata del 22 marzo, nella Sala del Seicento a Carpi, la conferenza stampa di presentazione dei Giubilei per le categorie della società civile nella Diocesi di Carpi e del viaggio del Vescovo Francesco Cavina nel Kurdistan iracheno, accompagnato dalla Fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa che Soffre. Sono intervenuti il Vescovo Francesco Cavina e Marta Petrosillo, portavoce di Aiuto alla Chiesa che Soffre Italia; moderatore don Ermanno Caccia, direttore di Notizie. E’ fissato per sabato 9 aprile l’inizio dei Giubilei per le categorie della società civile, istituiti dal Vescovo Francesco al fine di dare “concretezza”, a livello locale, al Giubileo della Misericordia, indetto da Papa Francesco. Sono tredici le date in programma.
Il viaggio organizzato dalla Fondazione Aiuto alla Chiesa che Soffre si terrà dall’1 al 4 aprile ad Erbil, capoluogo del Kurdistan iracheno, e vedrà la partecipazione di monsignor Cavina, del vescovo di Ventimiglia-San Remo, monsignor Antonio Suetta, e di don Massimo Fabbri, in rappresentanza dell’Arcidiocesi di Bologna.
“In molte società dire semplicemente: IO SONO CRISTIANO è un pericolo per la vita – ha affermato il Vescovo Francesco -. Secondo stime affidabili, sono circa 200 milioni i cristiani che in 60 Paesi del mondo subiscono limitazioni all’esercizio della propria fede. Il Papa – e di questo non si dice nulla – ha invitato tutti i cristiani ad alzare la propria voce per chiedere la fine del genocidio.
La fine del genocidio deve iniziare con la fine del silenzio. Per questa ragione nei primi giorni di aprile mi recherò a visitare i campi profughi cristiani nel Kurdistan.
Intendo questo gesto come un atto di solidarietà con quanti oggi stanno soffrendo per la fede cristiana”.